Don Omar Caldara sorride, è dall’altra parte del telefono, il giorno dell’ordinazione, sabato 29 maggio, è stato speciale, di quelli che restano nel cuore per sempre. Classe 1993, i 28 anni li compirà il 12 giugno, originario della Parrocchia di Villongo San Filastro (una delle due presenti sul territorio), ci racconta le emozioni di quella giornata.
“Devo dire la verità, un’accoglienza così calorosa visto il Covid non me la sarei proprio aspettata. Ero particolarmente preso, emozionato e forse ancor di più quando ho celebrato la prima Messa, c’erano tanti sacerdoti e tanta gente… e per fortuna c’era anche un bel sole”.
Ma riavvolgiamo il nastro, don Omar ci racconta la sua vita, quella chiamata al Signore a cui lui ha risposto ‘sì’: “In me c’è sempre stata una sensibilità particolare, una signora in paese aveva detto a mia mamma che sarei stato maschio e avrei fatto il prete ancor prima che nascessi e aveva ragione, è andata esattamente così (sorride, ndr). Fin da piccolo mi piaceva giocare a dir messa, poi sono cresciuto e ho iniziato a servire all’altare… sentivo qualcosa dentro e il funerale di mio nonno ha cambiato qualcosa, ho sentito proprio in quel momento una forte attrattiva. Dopo il diploma di programmatore al Serafino Riva di Sarnico, nel 2012, ho deciso di entrare in Seminario. Tra le mie passioni c’è la lettura, sono sempre stato soffocato dai libri fin da piccolo, e poi l’arte, mi piace molto osservare, mi affascinano i simboli e i volti. Sport? Beh, non sono un tipo sportivo, ma sono tifoso dell’Atalanta. E gli amici… sai, quando entri in Seminario perdi il giro, ma mi piace ancora sedermi al tavolo insieme a loro, davanti ad una birra, a raccontarci un po’”.
Quando parliamo di don Omar non possiamo non parlare della sua famiglia… “I miei genitori l’hanno presa bene, in fondo sapevano già che quella sarebbe stata la mia strada, l’hanno accettato fin da subito e il giorno dell’ordinazione erano quasi più emozionati di me. A mia mamma ho detto che sarei entrato in Seminario il giorno della maturità (sorride, ndr)”…
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