Domenica 30 maggio. Il parco è pieno di gente. Bambini che giocano, ragazzi che ridono, mamme e papà che si godono questa tranquilla giornata di sole che si alterna alle nuvole.
Ma questa non è una domenica come le altre. È la domenica del tradizionale ‘Raduno di Rovetta’ nel corso del quale vengono commemorati i 43 giovanissimi militi della Legione Tagliamento, fucilati dai partigiani il 28 aprile 1945, tre giorni dopo la fine della guerra.
Le strade di Rovetta sono presidiate da carabinieri, finanzieri e poliziotti che sorvegliano ‘i rossi’ e ‘i neri’. Nei pressi del cimitero ci sono ‘i neri’. Tanti giovani (molti sono rasati) con magliette e camicie nere, bandiere tricolori, alcune delle quali contengono l’aquila che tiene fra gli artigli il fascio littorio. Poche centinaia di metri dopo, nella piazza principale di Rovetta, ci sono ‘i rossi’. Anche qui c’è qualche tricolore, oltre a bandiere dell’Anpi.
Torniamo alla manifestazione dei ‘neri’. Si sono nel frattempo radunati accanto al cimitero, all’esterno, dove c’è la lapide che ricorda i 43 ragazzi trucidati. Viene fatto l’appello scandendo i nomi di chi non c’è più. Poi, il gruppo entra nel cimitero per la Messa funebre. ..
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