Sembra passato un secolo, invece sono solo una manciata di anni, da quando Castro aveva un parroco e un curato e il curato era anche il cappellano della ‘fabbrica’, che per fabbrica qui è sinonimo di Lucchini. Ora qui di parroci non ce ne sono più, almeno dall’autunno quando se ne andrà don Giuseppe Azzola, nominato parroco a Tavernola, e arriverà un amministratore parrocchiale, don Marco Perletti, Prete del Sacro Cuore, don Marco sulla carta dovrebbe restare un anno in attesa, si spera, di trovare un parroco per Castro: “Sono sorpreso e un po’ dispiaciuto – commenta il sindaco Mariano Foresti – del fatto che non ci sia un sacerdote titolare, capisco le difficoltà del periodo, sono morti tanti sacerdoti e di nuovi ce ne sono pochi ma credo che Castro abbia bisogno di un sacerdote, c’è un oratorio vivo e importante, ci sono tante realtà che hanno bisogno di una guida spirituale. Ricordo con nostalgia il periodo in cui avevamo sia un parroco che un curato e quando appunto il curato, era anche il cappellano della Lucchini, è cambiato tutto”. E si riparte, momentaneamente da Don Marco Perletti, classe 1973..
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