Giorgio Valceschini e Matteo Cadei sono i protagonisti della storia che stiamo per raccontare. Il primo di Adrara San Rocco, il secondo di Sarnico. Una storia di progetti, sogni ed emozioni che affondano le radici nel 2013. E quindi riavvolgiamo il nastro, torniamo a quel garage sotterraneo che ha fatto da culla alle loro prime idee.
“Il nostro non è stato altro che un incontro casuale – spiega Matteo -. Non ci conoscevamo ma quel giorno del 2013 eravamo entrambi al bar, ad Adrara San Martino. Giorgio mi chiede un passaggio per tornare a casa, abbiamo scoperto di abitare a 200 metri di distanza e di avere parecchie cose in comune, per esempio la voglia di organizzare eventi, qualcosa che facesse divertire la gente… siamo rimasti a parlare fino alle 3 di notte. Io avevo già un po’ di attrezzature, luci, casse per la musica… insomma, dovevamo unire le forze e creare qualcosa insieme. La prima festa è stata quella di Halloween al Borgo Santa Giulia a Corte Franca, un successo! Era una scommessa, ma alla fine ci sono rimasti dei bei ricordi e da lì abbiamo iniziato ad organizzarne altre, come il Capodanno 2013 e il Carnevale. La nostra idea comune era quella di fare festa ma con la testa, in modo intelligente… ecco perché abbiamo deciso di chiamarci Sinapsi”.
Matteo, classe 1991, e Giorgio, del 1995, continuano le loro vite parallele, poi… “Facevo la guardia giurata a Brescia, un giorno Giorgio mi telefona e mi dice che il bar/pizzeria/ristorante ‘La Piazzetta’ ad Adrara San Rocco avrebbe chiuso. Ci siamo seduti, abbiamo fatto un po’ di analisi della situazione e ci siamo decisi a lanciarci in questa avventura… che era forse un po’ troppo grande per noi due inesperti. A gennaio del 2015 abbiamo costituito la società Sinapsi e il mese successivo abbiamo aperto il bar. Non è stato per niente semplice, io abitavo di sopra e quindi mi bastava scendere le scale per essere al lavoro, si lavorava 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, eravamo soltanto noi due e cercavamo di alternarci. Abbiamo fatto un’inaugurazione da discoteca (ride, ndr) con luci e musica, il giorno dopo ci siamo guardati in faccia e ci siamo resi conto che era soltanto un bar… c’erano tante cose che non sapevamo fare, le pizze, per esempio, ma abbiamo chiesto consigli per crescere sempre di più. La comunità ci ha aiutato davvero tanto e se siamo quel che siamo oggi, lo dobbiamo a loro, che ci hanno sempre supportato in ogni nostro progetto. Così come ci teniamo a ringraziare tutto il team che ci segue e collabora con noi, ci sono tanti ragazzi che ci hanno sempre seguito in tutta questa avventura con il loro impegno e che ci hanno aiutato veramente tanto. Sono stati tre anni indimenticabili… l’università che non abbiamo mai fatto. La nostra idea è sempre stata quella di crescere, ma abbiamo capito che quell’esperienza ci dava dei limiti che non ci permettevano di allargarci come avremmo voluto…
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