Domenica di metà luglio. Il piccolo borgo di Redona, l’unica frazione del Comune di Trescore Balneario, è silenzioso, se non fosse per il continuo e fastidioso rumore proveniente dalla Statale 42. Sì, come capita nel tardo pomeriggio di ogni domenica d’estate, sullo ‘stradone’ c’è una lunga scia di auto e di moto. La corsia che da Trescore conduce al Lago d’Iseo è piuttosto libera; al contrario, sulla corsia inversa c’è una lunga e lenta colonna.
Redona è lambita da questo traffico, ma lo vive con tranquillità, con signorile noncuranza. Quella signorilità che le deriva dalla secolare presenza di uno dei più bei palazzi della zona.
Immersa tra i vigneti, la grande Villa padronale dei Medolago-Albani si erge orgogliosa, elegante e solenne. Il palazzo settecentesco fa parte di un piccolo e antico complesso, un borgo vitivinicolo d’origine cinquecentesca, con una splendida chiesetta e le rinomate cantine.
Questa è una location perfetta per matrimoni e cerimonie varie. Molte persone scelgono l’agriturismo ‘Villa Redona’ (accanto al palazzo Medolago-Albani) per le loro feste.
“E infatti – ci racconta un ragazzo che vive a poche centinaia di metri da questo luogo pittoresco – qui ogni tanto vengono sparati i fuochi artificiali; è successo anche poche settimane fa per un matrimonio. Mia mamma dice che qui a Redona si sta bene perché è un luogo tranquillo. Però, mancano i negozi e quando si deve comprare qualcosa bisogna andare in centro. Lo stesso discorso vale per bar e locali… se vuoi andare a bere qualcosa con gli amici o anche solo per mangiarti un gelato devi prendere l’automobile o la moto. Per fortuna c’è un po’ di vita grazie alle feste dei matrimoni alla Locanda Armonia e a Villa Redona…”.
In effetti, questo borgo di Trescore è conosciuto per due ragioni. La prima è la splendida location delle citate Locanda Armonia e Villa Redona, tanto che per far capire a qualcuno dove si trova Redona (da non confondere con l’omonimo quartiere della città di Bergamo), è sufficiente dire: “Il posto circondato da vigneti dove si fanno i banchetti di nozze”. E tanti rispondono con un “Ah, ho capito, ci sono stato anch’io al matrimonio del tale…”.
La seconda ragione coinvolge, in particolare, gli amanti del vino… o meglio, del buon vino. Sì, perché nel complesso di Villa Redona-Medolago-Albani ci sono le famose cantine che portano il nome della nobile famiglia che in passato era proprietaria di vasti terreni.
Come ci aveva spiegato un simpatico abitante di Trescore durante la nostra visita al quartiere Canton-Vallesse, il territorio (e, di conseguenza, le terre coltivabili) compreso tra Trescore ed Entratico era posseduto da tre sole famiglie: “Lei consideri che i Terzi erano padroni di tutto qui (si riferiva al terreno attorno a Villa Canton – ndr) e la loro proprietà arrivava fino all’attuale Statale. Poi c’era il terreno di proprietà dei Soardi e andando verso Entratico c’erano i Medolago-Albani. Io parlo, ovviamente, di tempi lontani, sono racconti che sentivo da mio padre, che era anche lui un contadino di Vallesse. Poi, nel dopoguerra, quando ero bambino, ogni contadino ha cominciato a comprare dai padroni un pezzo di terreno e si è costruito la casa. E, infatti, molte di quelle che lei vede qui sono le case di quei contadini o dei loro discendenti”.
Qualcosa di simile è capitato anche qui, a Redona, come ci spiega un altro abitante della frazione. “Io vivo qui a Redona da molti anni, ci sono venuto dopo il mio matrimonio. Da quello che mi ha raccontato mia suocera, qui fino a cinquant’anni fa non c’era quasi niente. A parte il palazzo dei Medolago-Albani, c’erano alcune cascine e, mi pare, un paio di vecchie case. Poi i signori hanno venduto parte dei terreni, dove sono poi state costruite queste case dove viviamo noi, edifici messi in piedi tra gli anni Sessanta e gli Ottanta”. ..
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