Un CRE che sa di rinascita, di ripartenza, di vita. E a Credaro la vita sembra non fermarsi mai, quello scorrere intenso, come un fluido di energia che anche in un anno come quello del Covid, ha dato linfa a un terreno che ha tenuto dentro di sé tutto per poi sbocciare in una stagione nuova, questa stagione, che sa di rinascita. “La festa del Cre – racconta Linda Zanni – ha un significato particolare per me, ho partecipato a molte di queste sia come amministratore, ma soprattutto come mamma, e una in particolare è rimasta in me perché è stato un mio punto di ripartenza. Però la sera finale in piazza Don Bruno Bellini abbiamo assistito a una nuova ripartenza. Grazie bimbi e animatori che ci avete fatto respirare aria di gioia e spensieratezza e avete dato alla piazza una nuova luce, quella luce fatta di tanti colori dopo tanto buio. Per questo vi dobbiamo dire BRAVI per l’entusiasmo che ci avete messo. Non perdetelo mai quell’entusiasmo! E non perdetevi per strada ma che sia solo l’inizio di tanti altri bei progetti all’insegna dell’amicizia. Grazie a chi a reso possibile tutto questo in primis Don Giovanni, che ha creduto fortemente in questo progetto, non con pochi sforzi e rischi, ma ha vinto. Grazie a tutti coloro che hanno dato un contributo per la buona riuscita, associazioni, volontari, mamme e papà”. E nel racconto di Andrea Caglio, coordinatore degli animatori si respira la meraviglia di questa ripartenza: “Sei settimane di gioco – racconta – musica e svago, ma anche di rinascita, di respiro dopo un lungo periodo di isolamento. Ecco cosa è stato il CRE di quest’anno: per i bambini, il modo di rincontrarsi, di fare amicizia, di giocare insieme; per noi animatori di metterci di nuovo in gioco, di vivere l’oratorio. Socializzare, uscire al di fuori dagli schermi della DAD, avere contatti più stretti e più “veri”…
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