ALBINO – IL CASO – Quei medici di base sempre più difficili da trovare…

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I medici di famiglia sono sempre di meno. Dopo anni di tagli alla medicina del territorio a favore degli ospedali e dei privati ci si è accorti della loro fondamentale importanza per garantire la salute del territorio durante la prima ondata della pandemia, quando alcuni di loro sono morti facendo il proprio dovere. E così la questione è stata discussa ad Albino nell’ultima seduta del Consiglio comunale, quando il gruppo consigliare di minoranza ”RinnovAlbino” e il gruppo di maggioranza “Lega Lombarda Salvini e SiamoAlbino Lombardia ideale” hanno presentato due mozioni identiche dal titolo “Carenza Medici di medicina generale”, sottolineando che attualmente nella provincia di Bergamo mancano 77 medici di medicina generale, facendo alcune proposte per risolvere il problema e chiedendo al sindaco e alla Giunta di attivarsi presso la Regione e il Ministero della salute per risolvere questo problema.

Araberara ha intervistato il medico di famiglia Mario Sorlini, che operava ad Albino e un anno fa è andato in pensione: “Il problema della mancanza di medici di famiglia – spiega Sorlini – vale più a livello nazionale e provinciale e un po’ meno per la città di Albino che è comunque rimasta una sede appetibile per i medici, visto che abbiamo due grossi studi di medici associati, uno in via Volta e l’altro in via Libertà. Quando negli ultimi tempi alcuni medici sono andati in pensione, me compreso, sono stati subito sostituiti da altri colleghi. Per quel che riguarda le frazioni, c’è un medico a Comenduno che ha uno studio e lavora da solo, e uno nella Valle del Lujo che tra poco andrà in pensione e quindi ci sarà il problema di sostituirlo. Per la frazione di Bondo Petello, dove da diverso tempo i residenti chiedono di avere un medico di famiglia, molti medici hanno scelto di non andare, perché vuol dire lavorare in un centro piccolo da soli senza infermiera e segretaria, quando gli abitanti di Bondo facendo un km e mezzo possono andare in uno dei due studi associati presenti ad Albino e ricevere un’ottima assistenza in un centro organizzato. Il problema sono la provincia di Bergamo e l’Alta Valle Seriana dove ci sono zone completamente scoperte senza medici, perché oggi diventa poco appetibile per un medico aprire uno studio in zone disagiate”..

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