TRESCORE – PARROCCHIA – Don Ettore: “Non sono più il vostro parroco, ma nel cuore restate i miei fedeli” L’abbraccio finale con la comunità di Trescore 3.980 giorni dopo il suo arrivo nel 2010. Il saluto del sindaco Benedetti: “È stato un meticoloso operaio della Chiesa”

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10 ottobre 2010 – 5 settembre 2021. Sono trascorsi 11 anni da quando don Ettore Galbusera veniva accolto dall’allora sindaco Alberto Finazzi e dalla popolazione di Trescore Balneario in una giornata di inizio autunno.

Adesso, ben 3.980 giorni dopo, in una assolata domenica di fine estate il prevosto ha salutato i suoi ormai ex parrocchiani, che si apprestano ad accogliere il suo successore, don Mauro Arizzi.

Nella mattinata del 5 settembre le campane della grande chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo chiamano a raccolta i fedeli per un appuntamento particolare. C’è da salutare e ringraziare colui che per un decennio è stato il loro pastore. Si dirigono con passo veloce verso la chiesa mamme con i loro bambini, donne anziane con la loro borsetta, uomini un po’ in là con gli anni che indossano con orgoglio il cappello degli Alpini.

La chiesa si erge orgogliosa, con la sua stupenda cupola che fa pensare alle basiliche romane e con il suo imponente campanile. Sul sagrato, a tenere sotto controllo il continuo via vai di persone, ci sono alcuni volontari della Protezione Civile di Trescore. Ai lati del portone c’è scritto a caratteri cubitali: “Grazie don Ettore”. Due volontari controllano (e contano) le persone che entrano nella chiesa. Ad un certo punto, uno dei due dice a una giovane coppia che sta entrando: “Mi spiace, ma i posti disponibili sono finiti, non possiamo più farvi entrare. Potete però andare nella sala del cinema a seguire sullo schermo la Messa, ma lì serve il green pass”.

Questa scena si ripete diverse volte; nessuno protesta perché tutti conoscono i limiti imposti dalle normative anti-contagio.

Dopo alcuni minuti arriva il piccolo corteo composto da alcuni chierichetti e dai sacerdoti che prestano il loro servizio a Trescore. Ci sono l’ex prevosto don Franco Zamboni, mons. Alberto Facchinetti, don Piero Piccoli, don Sandro Barcella e il curato don Ivan Giupponi, arrivato all’inizio dello scorso autunno. In fondo c’è il protagonista di questa giornata, don Ettore. È lui l’ultimo ad entrare in chiesa e a salire sull’altare. Il curato prende la parola e ricorda una frase che spesso don Ettore ripete: “L’unico mio desiderio è stato darvi Gesù”. Parole che riassumono questi 11 anni di cammino comune.

Durante l’omelia, il prevosto parla col cuore in mano: “Solo pochi mesi fa ci siamo incontrati per rendere grazie a Dio per il dono del mio sacerdozio, che vivo da 40 anni. E ancora custodisco nel cuore il sapore di quella festa. E custodisco ancora il calore della vostra vicinanza, unito al profumo della vostra preghiera. E quest’oggi ci troviamo ancora qui, il centro è ancora Lui, Gesù, il Signore. Non certo la mia persona. Oggi ciascuno di noi è consapevole che questa Eucarestia segna la divisione di strade. Ciò che il 10 ottobre 2010 era iniziato all’insegna di un camminare insieme, oggi ha il suo termine. Le strade procedono su percorsi diversi. Il vostro camminare sarà ancora qui in questa bella realtà di Trescore. Il mio sarà su un altro sentiero che mi porterà a Desenzano di Albino. Da oggi non sono più il vostro parroco, sui documenti, almeno. Certo non nel cuore. Nel cuore voi restate la mia Parrocchia, i miei fedeli, come sono stati la mia Parrocchia e i miei fedeli quelli di Cicola, poi di Montello, ma anche quelli di Pradalunga e di Villa di Serio, dove non ero parroco, ma solo curato. Il cuore è un organo così piccolo, eppure così grande – sottolinea don Ettore – Don Mauro, amatelo, aiutatelo, accoglietelo, sostenetelo. Il modo più bello per onorare chi va è accogliere chi arriva. La Madonna Addolorata ci sia vicino, la Madonna della Gamba, del miracolo, ci unisce. Io là, in quel Santuario di Desenzano la pregherò per voi. Voi qui, al Mirabile, perché si tratta della stessa Madonna che si onora, la pregherete per me. Nel mio cuore ci siete e ci resterete sempre, in un posticino del vostro tenete anche me per una preghiera”.

Nelle prime file ci sono i tre sindaci che hanno guidato Trescore Balneario durante gli 11 anni di mandato di don Ettore: oltre a Finazzi che lo aveva accolto, Donatella Colombi e l’attuale primo cittadino Danny Benedetti….

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