SOVERE – Simone, il forno artigianale e quel pane speciale: “Grano raccolto a Piazza e ogni sabato il pane di Sovere”

0
763

I due odori più buoni e più santi son quelli del pane caldo e della terra bagnata dalla pioggia. Lo aveva scritto un mucchio di anni fa un poeta. Il mucchio di anni è passato ma non la verità di quel detto. E Simone Bianchi di profumo di pane fresco se ne intende, se poi pensi che quel pane fresco viene dritto dalla terra dello stesso paese dove viene prodotto, l’acquolina in bocca sale ancora di più. Simone è un artista del pane, un ragazzo di 40 anni, che si rimane ragazzi sempre quando si continua a sognare e fare quello che piace, e un’arte, quella del fornaio che con gli anni lo ha spinto a sperimentare sempre cose nuove, mischiando qualità e ingegno. E i suoi prodotti sono lì, che ti guardano e ti fanno venire fame appena li respiri, li annusi, li assaggi, li guardi. E fra quei prodotti da qualche settimana c’è il pane di Sovere, già, perché Simone è di Sovere, dove ha la forneria e dove per fare il pane di Sovere viene usato appunto del grano raccolto proprio a Sovere. Ma facciamo un passo indietro: “Due anni fa – racconta – un mio amico, Beppe Arrighetti, che abita a Piazza (frazione di Sovere ndr), dove ha un grande terreno, ha provato a piantare il grano, 800 metri di grano, lo ha raccolto l’anno dopo, un buon raccolto, macinato al mulino di Cerete, e così lo scorso anno ha fatto la stessa cosa, ho visto il grano, un buon grano, e così l’ho preso quasi tutto io, e ho pensato di fare il pane di Sovere, non è naturalmente abbastanza per coprire tutto l’anno e così lo preparo per il sabato”. Pagnotte profumate, lievito madre e tanta, tanta cura, Simone quando racconta le differenze tra grani e farine si illumina, la passione può tutto: “La farina bianchi può essere di tipi completamente differenti di grani, così come in natura ci sono differenti tipi di pesche, albicocche, ecc, cosi avviene anche con le farine, ci sono miscelati diversi, lievitazioni diverse e processi diversi. A pietra, per esempio, si macina lentamente e quindi si trovano dentro le cose migliori, più sali minerali, più fibre ecc”….

SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 10 SETTEMBRE

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui