Gabriele Orlandi, ex presidente di ‘Alzano Viva’, osserva con interesse e con un pizzico di sconforto l’imminente tornata elettorale che, dopo il forfait della ‘sua’ ‘Alzano Viva’, vedrà a confronto il sindaco uscente Camillo Bertocchi e Mario Zanchi, capogruppo della ex ‘Lista Morettiì, oggi diventata ‘Alzano Futura’.
Lei aveva preso parte alla trattativa tra ‘nowakiani’ e ‘morettiani’ nello scorso inverno? “Già in veste di presidente di Alzano Viva avevo caldeggiato e favorito quel confronto, e quando è partito auspicavo una convergenza, pur sapendo che non era cosa facile. Non ho partecipato ai lavori ma mi sono sempre tenuto informato, e si capiva che l’interazione era faticosa. E poi mi sono disperato quando è saltato il banco”. Perchè è saltato, secondo lei? E perchè non si è ricucito in seguito?
“Io penso che l’evento scatenante sia stato la decisione di dare in pasto ai media i contenuti di un confronto politico complesso, delicato ed ancora ‘in itinere’, che quindi aveva ancora aspetti certamente poco graditi ad ambo le parti ma che andavano ancora tenuti riservati, se si voleva arrivare al traguardo. Invece così si è fornito un pretesto per interrompere ogni dialogo a chi, credo su ambo i fronti, non aveva l’obiettivo primario di rinsaldare il fronte democratico-progressista, come chiedono tanti elettori ad Alzano. Dopo, per ricucire, evidentemente non c’erano più le condizioni, sennò qualcosa si sarebbe fatto. E infatti anche convincere candidati ‘innovativi’ per la carica di sindaco è risultato impossibile in quel clima guasto, così oggi abbiamo gli stessi ingredienti della minestra precedente, fermi sui rispettivi fronti. Francamente, un po’ poco”…
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