Un’intera giornata per esprimere la riconoscenza che colma i cuori dopo 25 anni insieme. Don Mauro Bassanelli e l’Unità pastorale di Rovetta. Un grande abbraccio che ha un sapore speciale. Un percorso condiviso che si è costruito e corroborato nei lunghi anni del servizio del sacerdote sull’altopiano.
Sabato 18 settembre le sette parrocchie dell’Unità pastorale hanno vissuto tanti momenti in tanti luoghi diversi segnati da un pizzico di tristezza e da una sovrabbondanza di gratitudine.
Al mattino il saluto del mondo del laicato e i ringraziamenti ufficiali di numerosi sindaci della zona. A Cerete Alto l’incontro con il mondo della fragilità, a Cerete Basso quello della scuola, a San Lorenzo le famiglie, a Onore i gruppi di preghiera, a Songavazzo i catechisti, e infine a Rovetta i giovani, che hanno preparato per lui una paraliturgia.
Alle 18 don Mauro ha celebrato la Santa Messa nella sua chiesa di Fino del Monte (dove vivrà un secondo saluto, dedicato solo alla parrocchia di Fino, sabato 25 settembre) insieme a tutti gli altri preti dell’Unità pastorale.
Come ha sottolineato nel saluto introduttivo don Sergio Alcaini, parroco di Cerete, che ha parlato a nome dell’equipe dell’Unità pastorale, “aver fatto lavorare insieme per preparare questa giornata gruppi che prima non avevano mai collaborato è stato l’ultimo seme nel terreno della fraternità fra le nostre parrocchie”.
Commentando il Vangelo del giorno nell’omelia, don Mauro ha ricordato che i suoi 25 anni qui “non sono stati voluti né richiesti: ai miei superiori non ho mai chiesto nulla. Quando mi hanno chiesto di rimanere sono rimasto; quando, l’11 febbraio di quest’anno, mi hanno chiesto di andare mi sono preparato a partire”….
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