Fortuna che il quorum era stato abbassato per decreto al 40% e che erano stati esclusi gli iscritti all’AIRE (l’elenco degli aventi diritto al voto ma residenti all’estero), che a Castione erano 200, ma 2 sono venuti a votare quindi dai 3.047 alla fine sono stati sottratti 198 iscritti alla AIRE che non contavano per la percentuale del quorum, fissato a quel punto a 1.140 votanti su un totale di 2849 iscritti. E fino alla sera della domenica il quorum non era ancora stato raggiunto e si era entrati in fibrillazione. Il quorum è stato raggiunto intorno alle 10.30 del lunedì con il 47,8%.
Comunque è fatta, Angelo Migliorati (voto 8 per il suo quarto mandato da sindaco) reggerà le sorti del Comune di Castione per i prossimi cinque anni (qualche mese in meno se le elezioni nel 2026 si terranno come sempre in primavera). La propaganda per il non voto ha pesato ma non è riuscita nell’intento del commissariamento. Nelle ultime settimane era girata la teoria che in fondo un commissariamento di qualche mese avrebbe consentito un punto e a capo con la riorganizzazione di qualche alternativa. Ma non si vede quale, visto che c’è stata tutta l’estate (col rinvio delle elezioni all’autunno) per mettere su una seconda lista. Al netto degli iscritti all’AIRE che nemmeno la metà degli elettori sia andata a votare e che ci siano state ben 87 schede bianche, quindi elettori che non volevano far mancare il quorum ma non davano credito alla lista unica, e ben 73 schede nulle (immaginiamo con commenti anche salaci), per un totale di 160 che hanno votato ma non dando il voto alla lista di Migliorati, la percentuale dei voti a favore sarebbe addirittura del 39,5%, quindi sotto la quota minima. Certo, il confronto con l’affluenza di cinque anni fa (73,3%) è impietosa. Sono stati anni terribili e le conseguenze sono la disaffezione e il disimpegno…
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