95 anni di storia. Una festa per ricordare una lunga storia e rinnovare il proprio spirito. Fatto di amicizia e solidarietà, di memoria e generosità. Il gruppo Alpini di Lovere ha spento nei giorni scorsi 95 candeline. Da venerdì 1 a domenica 3 ottobre le penne nere hanno vissuto tre giorni di festa. “Venerdì sera è venuto da Udine un ex ufficiale degli Alpini, Guido Fulvio Aviani, a parlarci del milite ignoto, al teatro Crystal – racconta il capogruppo Angelo Perdonà -. Nei due giorni successivi abbiamo vissuto le due cerimonie: sabato pomeriggio a Castro (dato che anche gli Alpini di Castro fanno parte del nostro gruppo), con l’alzabandiera e la deposizione di una corona di alloro al monumento dei caduti. Domenica mattina, invece, siamo stati al sacrario dei caduti di Lovere e al monumento all’Alpino nel parco delle Rimembranze; poi la Santa Messa solenne in basilica in ricordo dei soci andati, in particolare di quelli morti per Covid”.
La fondazione della sezione Alpini di Lovere risale al 1926. “Il nostro fondatore è stato il maggiore Francesco Zitti, insieme al gruppo di reduci della Prima guerra mondiale. All’epoca c’era il gruppo mandamentale: da Borgo di Terzo fino a Rogno tutti gli Alpini che si tesseravano facevano capo a Lovere. E nel caso di Lovere erano tutti personaggi abbastanza noti in paese”. Il legame con il fondatore è vivo ancora oggi. “Zitti è sepolto a Cedegolo e tutti gli anni andiamo a deporre una corona al cimitero in suo onore. Lui era originario di lì, poi si è trasferito a Lovere, aveva una villa sul lungo lago”.
E da lì tanti altri hanno proseguito questa storia. “È stato capogruppo per tanti anni il tenente colonnello Alessandro Pellini, decorato con medaglia d’argento e medaglia di bronzo al valore militare. Ha fatto parte del nostro gruppo anche Leonida Magnolini, decorato sul fronte russo con medaglia d’oro al valor militare”.
Nel 1986 uno degli eventi indimenticabili nella storia del gruppo. “Abbiamo ospitato a Lovere l’adunata sezionale, erano venuti qui a Lovere tutti gli Alpini della provincia di Bergamo: era stata la seconda edizione dell’adunata che poi è continuata ogni anno. All’epoca gli Alpini erano molto più numerosi: c’era una marea di gente”. Perdonà era capogruppo già all’epoca. “Avevamo lavorato parecchio, io avrò dormito 2 ore in quei 3 giorni, ma era uscita davvero bene”….
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