Se in tanti luoghi gli oratori stanno passando tempi duri e per varie ragioni si stanno spopolando, ci sono anche paesi dove l’oratorio continua a costituire il cuore pulsante della comunità. Un luogo di ritrovo per tutti. Un punto di riferimento per ogni generazione. Vuoi per l’assenza in paese di un altro bar, vuoi per la forza con cui qui sono radicate le tradizioni, vuoi per la generosità e la solidarietà diffuse tra la gente. Oneta. 570 abitanti e 70 volontari che tengono in vita un oratorio aperto tutti i giorni e frequentato da giovani e anziani. Ancor di più da quando, nel mese di giugno, è stata inaugurata la struttura rinnovata grazie ai lavori effettuati nei mesi scorsi.
“La vecchia struttura aveva più di 30 anni e non era più a norma – spiega padre Angelo Epis, che affianca il parroco nella gestione -. Siamo partiti con l’idea di cambiare il bancone, poi l’appetito vien mangiando e abbiamo ristrutturato tutto: sia la zona del bar sia quella dei giochi”.
E così durante l’estate l’oratorio è stato molto frequentato. “Abbiamo scelto di tenere aperto anche al mattino con una persona che c’è tutti i giorni, in modo che possa essere un luogo di incontro, soprattutto per gli anziani, che non hanno altri riferimenti. Il pomeriggio l’oratorio ha ospitato le attività del CRE e poi ha continuato ad essere vissuto liberamente dai ragazzi. La sera abbiamo organizzato diverse iniziative come feste e cene. Uno degli aspetti più interessanti di quest’estate è stata la presenza di un bel gruppo di adolescenti che venivano sia per giocare a calcio sia per programmare iniziative destinate ai più piccoli. L’impegno dei giovani e degli adolescenti a favore dei bambini è davvero un bell’esempio per tutti”….
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