TRESCORE – CASA DI RIPOSO – Pasti, farmaci e turn over alla Rsa ‘Giovanni XXIII’, la Cooperativa risponde alle critiche

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“Il ruolo della politica non è di accendere gli incendi, ma di spegnerli. Nella discussione in Consiglio comunale ho visto portare le argomentazioni dei familiari in modo non corretto, oltre che nel luogo sbagliato. Comunque, l’ex sindaco è venuta in RSA su nostro invito, affinché potesse constatare di persona le condizioni degli ospiti e il loro trattamento. Penso che questo possa mettere fine alle polemiche”.

Pietro Segata, presidente della cooperativa sociale Società Dolce, che gestisce la Rsa ‘Giovanni XXIII’, nell’ex Colonia Dalmine di Trescore, risponde in modo pacato alle obiezioni sollevate dal gruppo di minoranza ‘ConsensoCivico’ nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale. I quattro consiglieri di minoranza avevano infatti presentato un’interrogazione sulla gestione della Rsa. Sull’ultimo numero di Araberara abbiamo trattato la vicenda (“Una Casa di Riposo poco… ‘Dolce’? Segnalazioni e lamentele. Botta e risposta tra ex sindaca e sindaco”), dando voce all’ex prima cittadina Donatella Colombi (che si rifaceva a segnalazioni critiche da lei raccolte tra alcuni parenti degli ospiti) e il suo successore Danny Benedetti (che, al contrario, ha difeso l’operato della Casa di Riposo). Non eravamo però riusciti a contattare i responsabili di Società Dolce, che ha sede a Bologna e che gestisce diverse strutture per anziani in Emilia Romagna, Veneto e Lombardia (in provincia di Bergamo, oltre a quella di Trescore, ha in gestione la Rsa di Azzano San Paolo).

“Quando dico che la discussione si è svolta nel luogo sbagliato – spiega Segata – mi riferisco al fatto che il committente che ci accredita è l’ATS, non il Comune. Noi ci misuriamo con il giudizio del Servizio Sanitario Regionale, mentre il Comune di Trescore ci ha dato in concessione la struttura. La ‘Giovanni XXIII’, come tutte le Rsa, è soggetta a continui controlli da parte delle autorità competenti e questo garantisce la qualità del servizio offerto ai nostri ospiti. Mi pare che nella discussione in Consiglio comunale sia stata sottovalutata una questione fondamentale: veniamo da una situazione di piena emergenza a causa della pandemia da Covid-19 e quindi è ragionevole pensare che si è data priorità alla gestione della pandemia stessa. Le misure adottate per evitare il contagio non hanno riscosso il pieno consenso dei familiari, come ad esempio l’impossibilità di fare visita agli anziani ospiti. Capisco il disagio, ma abbiamo seguito disposizioni governative e regionali, con l’obiettivo di creare un muro di protezione intorno alla struttura. Non ci ha certamente fatto piacere, ma abbiamo ottenuto buoni risultati sul fronte del contagio”.

Il sindaco Benedetti, infatti, aveva sottolineato al nostro giornale l’importanza di un dato: la Casa di Riposo di Trescore ha avuto nel 2020, in piena emergenza Covid, un tasso di mortalità tra i più bassi della provincia di Bergamo….

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