Ryan e Logan Belussi sono fratelli, un anno di differenza, stesso taglio di capelli, stessa passione, quella per gli sport da combattimento (competono sia in grappling, che è soltanto lotta, ma anche MMA, che è sia lotta che pugni, calci e ginocchia, k1 rules, muay thai).
10 e 11 anni, sorridono guardando le loro cinture di campione europeo e campione italiano conquistate soltanto qualche giorno fa a Cinisello Balsamo. Un sogno che si avvera, una vittoria che è la ricompensa di allenamenti e tanti sacrifici. Lo conferma papà Efrem, che ha trasmesso loro questa passione ed è il loro allenatore: “Si allenano un paio di ore ogni giorno tranne il sabato e la domenica quando ci sono le gare. Ci si alza presto perché le palestre sono sempre piuttosto lontane, Milano, Genova ed è anche un costo importante”. Per un papà allenatore questi due importanti riconoscimenti devono essere un grande orgoglio: “Direi proprio di sì, all’inizio non è stato facile vederli combattere, un po’ di paura che si facessero male ovviamente c’era. Adesso vedo che la fatica negli allenamenti e i sacrifici stanno portando dei risultati sia dal punto di vista fisico che mentale. Li vedo vincenti di testa, sicuri di sé, con la giusta tenacia… se ti alleni bene e sei concentrato, è difficile che ti fai male”. La loro casa, a Grumello del Monte, è anche la loro palestra: “Si allenano insieme e combattono tra di loro… e non è un caso se sono nati a pochi anni di distanza. Abbiamo la palestra qui a casa dove vengono ad allenarsi anche altre persone”. Tra di voi si combatte anche a casa, sul divano? “Meglio di no, qui rischiamo di fare dei disastri (ride, ndr), meglio solo in palestra”. Non solo allenamenti intensi, anche l’alimentazione è molto importante: “Tutte le mattine a colazione mangiano due uova, wurstel, toast e un succo e poi prendono degli integratori multivitaminici per compensare ciò che bruciano durante l’allenamento”.
Logan ha 11 anni, frequenta la prima media, e la sua passione arriva da… lontano (se così possiamo dire vista l’età): “Mi sono avvicinato a questo sport a tre anni e a combattere quando ne avevo quattro. Ho fatto anche calcio, ma non mi piaceva (sorride, ndr)”. E quando gli chiediamo cosa gli piace di questo sport… “Picchiare i ragazzini come me, a scuola non posso (ride, ndr)”….
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