La certezza è la lista “civica” del centrosinistra. Poi la lista della Lega che è in… costruzione e non per mancanza di candidati ma perché la Lega si trova alla porta gente che bussa e vorrebbe avere un nome o due dentro la lista. “Dovessimo accontentare tutti, dovremmo lasciar fuori i… leghisti”.
L’accordo Lega-Pd ha spiazzato tutti, da una parte ha “mortificato” le ambizioni e i progetti altrui, dall’altra lascia strascichi di maldipancia sia nel Pd che nella Lega, il che potrebbe anche avere la conseguenza di un astensionismo rilevante. Il “capolavoro” l’hanno fatto in due: Gianfranco Masper, consigliere provinciale uscente in quota Lega ed ex sindaco di Treviolo e Pasquale Giovanni Gandolfi, attuale sindaco di Treviolo in quota Pd. Due competitors che hanno archiviato la annosa rivalità nel proprio paese. Dietro Gandolfi ha brigato anche l’ex presidente della Provincia Matteo Rossi. Ma è stato Masper a portare a Cristian Invernizzi, attuale deus ex machina della Lega provinciale, la proposta. Devono essere stati convincenti per siglare un accordo che sembra una fusione a freddo. Raccontano che a Roma non l’abbiano presa benissimo, la battuta sarebbe questa: “Il Pd a Bergamo ci ha buttato le ossa sotto il tavolo come si fa con i cani e noi abbiamo scodinzolato contenti”. Le ossa che avrebbero buttato avrebbero anche molta polpa, in realtà. A parte la vicepresidenza della Provincia (ma è sfumata la candidatura del sindaco di Ardesio Yvan Caccia, in quanto presidente del Parco delle Orobie, “controllato” dalla Provincia, dovrebbe dimettersi da quella carica: si pensa di candidare, per l’alta valle Seriana, a consigliere Massimo Scandella), avrebbero ottenuto l’impegno futuro di due posti in Sacbo, la società dell’aeroporto, quando l’ex deputato Giovanni Sanga (che ha rinunciato a tornare in Parlamento proprio per restare alla guida di Sacbo) finirà il suo mandato avuto il 20 gennaio 2021.
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