SOVERE – Dentro al Centro Minori tra pugni al sacco per sfogarsi alle crepes alla nutella, storie di minori della zona che tentano di ripartire

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Un viaggio nel cuore del Centro Diurno Minori ‘IN-CON-TRA’, tra le mura di quelle che un tempo sono state le scuole elementari di Sellere. E fino a pochi mesi fa, ad agosto, avevano ancora tutto l’aspetto di quella scuola chiusa molti anni fa. Banchi verdi e armadi che oggi lasciano spazio ad un arredamento nuovo che ha il profumo di casa, perché in fondo è questo che deve essere. Massimo Lanfranchi, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Sovere e della Comunità Montana Laghi Bergamaschi, Angela Ghiroldi psicologa e Katia Macario, rappresentante legale della Cooperativa Sociale Sebina, ci attendono a pochi passi dal Centro ‘IN-CON-TRA. Le chiavi girano nella serratura e si spalanca un mondo intero: ci accoglie il silenzio, ma qui è un insieme di emozioni, non ci sono soltanto nomi, ma volti, storie, abbracci, strigliate, sorrisi e lacrime. Un progetto che ha messo le sue radici già da qualche anno con il Comune di Sovere e che ora può spiccare il volo grazie al sostegno della Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi Ambito Alto Sebino. Non è di certo una novità che il Covid abbia colpito anche il tessuto sociale e non solo quello sanitario

 

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