C’è gente che non si rassegna a stazionare vicino alle staccionate dei cantieri a borbottare e criticare della serie “Ai miei tempi scavavano di più e non avevano nemmeno gli scavatori, tutto a pic e pala…”. Alessio Masserini ha lasciato la sua “creatura” dopo 43 anni di insegnamento e direzione. La “sua” creatura, quando ne è diventato dirigente, stava per chiudere. Parliamo dell’Isiss di Gazzaniga. Ma prima di arrivarci, Masserini aveva fatto la trafila da insegnante di musica nelle scuole medie di Pradalunga, poi a Desenzano di Albino, poi a Casnigo dove ha sviluppato, con altri docenti, da vicepreside e successivamente da preside incaricato lo sperimentale pionieristico (all’epoca del Provveditore Draghicchio e dei presidi Piazzoni e Gatti) del tempo pieno, poi prolungato, negli anni ’80; in seguito Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Scanzorosciate-Pedrengo (1.500 alunni con inaugurazione del nuovo plesso scolastico aggiunto delle medie di Scanzo) e infine chiamato a quello che si riteneva il capezzale dell’ex-Itis di Gazzaniga nel 2008. “Sì, stava chiudendo, aveva tra i 400 e i 500 alunni, c’erano solo gli indirizzi di elettrotecnica e meccanica. Quando lo ho lasciato quest’anno contava 1.400 studenti per 61 classi. Dai due indirizzi originari ho istituito il Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate e poi nel settore tecnico tecnologico informatica/telecomunicazioni, elettronica/elettrotecnica e robotica e nel professionale i servizi per la sanità e l’assistenza sociale e da quest’anno l’indirizzo del Liceo scientifico con ‘curvatura biomedica’. Tutti indirizzi che non c’erano nelle altre scuole della valle”.
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