Come insegnare ai profughi a timbrare un biglietto quando prendono il pullman senza pagarlo. Educazione alla legalità. Anzi no: il biglietto è timbrato dalla Cooperativa Ruah che lo acquista dalla Sab e poi lo dà, pre-timbrato, al profugo. Ma allora non impara a timbrare nulla, anzi, agli occhi del passeggero che timbra regolarmente il suo biglietto, appare come un “privilegiato”.
Un paradosso. Ma adesso salta fuori che non c’è nessuna convenzione tra Sab e Ruah, almeno non è stato ancora firmato nulla. C’è qualcosa che non quadra. Ricominciamo.
L’enfant terrible della Lega è cresciuto, il tempo passa, ma è rimasto enfant nello spirito di battaglia. Con quell’aria da bravo ragazzo che in curva nord si trasforma (e quest’anno si toglie soddisfazioni mica da poco) non perde un colpo. Daniele Belotti segretario provinciale della Lega, è rimasto a una concezione del movimento di lotta più che di governo. Per questo non è amatissimo da certa “Lega di governo” e conseguentemente disposta a qualche compromesso con alleanze che di volta in volta richiedono di ripetere l’operazione che Indro Montanelli rese celebre, quella del turarsi il naso. Ma Daniele, nella fossa dei leoni, ci sta da dio, non è mai stato condizionato nemmeno dalla presenza dello zio, il Vescovo Mons. Lino Belotti, che a quel nipote magari in altri tempi avrebbe tirato volentieri le orecchie, in qualche occasione, ma si è rassegnato a vederlo sempre sulla barricata a sventolare la bandiera del guerriero con lo spadone…
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