Fin qui siamo arrivati. Parcheggiamo per qualche ora la penna all’ombrai di due sorrisi e mezzo bicchiere di prosecco. Ciondolando tra voglie alternate di girarsi ad apparecchiar la vita e prendersi per mano ancora, cercando storie da raccontare come studenti con la curiosità delle prime armi che fanno stridere di vita i gessi sulle lavagne. Il prossimo anno, quello che comincia domani, è un anno importante per noi, perché compiamo 35 anni, e il nostro fratellino camuno, ne compie 5. E vorremmo festeggiare con chi ci ha tenuto in piedi in questi anni, con voi, ma avremo modo di parlarne. Adesso è il momento di tirare i remi in barca per qualche ora, mettere via strappi di frasi cucite all’ombra dell’ultimo sole di una giornata d’inverno mentre respiri l’aria di una canzone. Fragili come un ciliegio di vetro fiorito a grappi di sguardi e malinconia. Buon anno dentro un sorso d’inverno in un sorriso lentigginoso, un anno faticoso ma fin qui ci siamo arrivati, più o meno, la nube colorata sopra di noi sembra una bohème di calze a rete, lassù si stanno preparando a far festa, ne abbiamo bisogno anche noi qui, buon anno gente