MONASTEROLO DEL CASTELLO – Le camminate sulle acque del lago ghiacciato, le cadute e i divieti inascoltati

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Camminare o pattinare sul Lago di Endine ghiacciato, nella parte tra Monasterolo e Spinone, è uno dei tradizionali divertimenti del periodo invernale. Il clima relativamente mite di alcune giornate di questo mese di gennaio rendono però più rischioso “camminare sulle acque”.

L’ultimo incidente è avvenuto nella serata di giovedì 13 gennaio, quando due ragazzi che stavano pattinando sulla coltre ghiacciata del lago sono finiti in acqua. Lo strato di ghiaccio troppo sottile non ha infatti retto il peso e si è spezzato. I due malcapitati, fortunatamente, non si trovavano molto lontani dalla riva, all’altezza di Monasterolo e così uno dei due ha raggiunto la riva e con l’aiuto di alcune persone è riuscito a mettersi in salvo. Sono stati prontamente allertati i soccorsi, che hanno trasportato il ragazzo 26enne, che è rimasto più a lungo nelle acque gelide del Lago di Endine, all’Ospedale di Zingonia per un principio di assideramento.

Incidenti di questo genere sono capitati molte volte e capiteranno ancora. Le rive del lago sono punteggiate di cartelli con l’indicazione del divieto di camminare sul ghiaccio, ma sono inascoltati.

In effetti, tali cartelli di divieto sono messi dalle amministrazioni dei quattro comuni del lago (Endine Gaiano, Ranzanico, Monasterolo del Castello e Spinone al Lago) per sollevarsi da qualsiasi responsabilità in caso di incidente: “Il cartello c’è, se uno sale sul ghiaccio se ne assume tutte le responsabilità, noi non c’entriamo” (parole dette qualche anno fa da un ex amministratore comunale).

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