(M.B.) Oggi, lunedì 24 gennaio, inizia l’iter per l’elezione del Presidente della Repubblica. Si tratta di un’elezione particolare: non tocca direttamente i cittadini e per questo rischia di esser persa di vista dalla maggioranza della popolazione, mentre è compito di ogni italiano quello di seguire in modo consapevole la politica del proprio paese. Per questa ragione è bene informarsi anche relativamente a queste votazioni un po’ più distanti dalla vita di ogni giorno.
Innanzitutto: i votanti sono chiamati “grandi elettori”, e sono tutti i parlamentari più 58 rappresentanti delle Regioni, in totale 1009. Normalmente voterebbero insieme, ma per le norme anti-covid la procedura è diversa: ci sarà uno scrutinio al giorno a partire dalle 15:00, in cui si voterà per fasce orarie. Anche i parlamentari positivi al virus potranno esprimere il proprio voto: Roberto Fico, presidente della Camera, ha deciso che per loro sarà allestito un seggio speciale in un parcheggio adiacente alla Camera dei Deputati.
Per l’elezione del presidente non basta avere la maggioranza dei voti: nei primi tre scrutini serve una maggioranza qualificata, ovvero i ⅔ dei votanti, come vuole la Costituzione per i casi più delicati e importanti. Dal quarto scrutinio in poi basta invece la maggioranza assoluta, cioè il cinquanta per cento più uno, 505 voti.
Una volta eletto, il nuovo presidente presta giuramento nel giro di qualche giorno e rimane in carica per la durata di sette anni. E anche per questo il suo ruolo, rappresentativo ma anche di controllo sui diversi organi dello Stato, non può essere sottovalutato.