Le “fumate nere” per eleggere il Presidente della Repubblica si sono susseguite per giorni, prima della fumata bianca, arrivata alla sesta votazione. La “fumata bianca” per eleggere il Presidente della Comunità Montana Valle Seriana (38 Comuni) è arrivata alla terza votazione lunedì 24 gennaio. Rieletto il sindaco di Gorno Giampiero Calegari, che aveva guidato dal 2019 fino ad oggi una componente sbilanciata sulla Bassa Valle con un gruppone di sindaci dell’alta Valle che si era messo all’opposizione.
Al tempo c’era stata un’alzata di scudi e una spaccatura, erano corse parole grosse, tipo “traditore dell’alta valle”, al punto che anche lo scorso anno era partita un’offensiva promossa dalla Triplice Alleanza (Castione, Clusone, Rovetta) per ri-spaccare in due la Comunità Montana. Senza esito. Ma nel frattempo è stata proprio la Triplice a entrare in crisi di identità o perlomeno ad adeguarsi alla nuova situazione per non rimanere tagliata fuori dall’attesa (annunciata) pioggia di soldi in arrivo. Adesso deve darsi altri obiettivi, la Comunità Montana resta com’è, inutile andare a far battaglie contro i mulini a vento.
Aperta parentesi: l’Unione dei Comuni della Presolana, dove se prima erano in sei (Castione, Cerete, Fino, Rovetta, Onore, Songavazzo) a ballare l’halli galli adesso sono rimasti in quattro a ballare l’halli galli (Fino del Monte, Onore, Songavazzo e Cerete), questa Triplice ovviamente non la prendono bene e sotto sotto fanno il tifo perché si frantumi.
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