È una mattinata di inizio febbraio, il sindaco Simona Gregis è nel suo ufficio, in Municipio. Difficile, se non impossibile, non trovarla qui. Una signora chiude la porta alle spalle, il suo colloquio è finito. Per una ventina di minuti Simona toglie la fascia da sindaco, ci racconta di lei. Partiamo dall’infanzia: “Sono originaria di Chiuduno, sono la terza di tre sorelle, prima di me ci sono Chiara e Sofia… con loro ho sempre avuto un bellissimo rapporto e fin da piccole abbiamo imparato a condividere, non solo le cose materiali, ma anche i pensieri e le idee. E poi ci sono mamma Maria e papà Battista, persone fantastiche, esempi da seguire. La nostra era una famiglia umile, mamma faceva la casalinga, papà il muratore… ma nonostante le difficoltà, non ci hanno fatto mai mancar niente, anzi, ci hanno insegnato i valori fondamentali della vita, il rispetto e l’importanza di apprezzare anche le piccole cose. Ricordo quando andavamo in campeggio o in tenda sul monte di Chiuduno, quelle erano le nostre vacanze, molto semplici, ma che sono rimaste nel cuore”.
A Chiuduno hai frequentato anche le scuole: “Io abitavo in paese ma in quegli anni volevano chiudere la scuola nella Valle del Fico e così alcune famiglie iscrivevano i figli proprio lì. Poi ho fatto le medie e alle Superiori sono andata alla Ragioneria a Trescore”.
Poi il lavoro, una strada opposta rispetto agli studi: “Ho lavorato per quattro anni all’Istituto Palazzolo e altri tre con una cooperativa di Villongo come assistente domiciliare, nel 2001 poi è nata mia figlia e nel 2004 sono diventata assessore nell’amministrazione Cottini e quindi ho deciso di licenziarmi”.
Di che segno sei? “Bilancia”. Il tuo carattere? “Sono diplomatica, forse anche troppo. Non mi piace litigare e soffro vedere persone che litigano tra loro. Sono anche molto disponibile con chi è in difficoltà… le persone che hanno sofferto sono quelle che riescono a capire le persone che stanno aiutando. Mi definisco una persona buona… che non significa stupida”.
Parliamo di Grumello, quando sei arrivata qui? “Quando mi sono sposata, nel 1998. Ho visto un piccolo appartamento sotto la collina e me ne sono innamorata. Di Grumello mi ha colpito subito il verde, il fatto che comunque ci fossero i servizi. Poi finchè sei una coppia giovane e vai a lavorare fuori, non vivi davvero il paese, cosa che invece inizi a fare quando hai un figlio, perché frequenti la scuola e l’oratorio e di conseguenza inizi a conoscere nuove persone e a instaurare legami”.
Torniamo alla tua esperienza amministrativa, che assorbe tempo ed energie: “Ho iniziato nel 2004 quasi per caso, una persona che conoscevo mi ha chiesto di entrare nella lista di Cottini e così ho fatto. Mi è sempre piaciuto aiutare la gente, lo facevo anche di mestiere, e quindi ho deciso di provare. Abbiamo vinto le elezioni e sono diventata assessore ai Servizi Sociali… da lì non ho più smesso”….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 18 FEBBRAIO