Cronaca di una giornata di guerra

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L’invasione russa dell’Ucraina è iniziata al le 4 del mattino, ora italiana

Putin ha detto che il suo obiettivo è «demilitarizzare ma non occupare» l’Ucraina, aggiungendo che intende «denazificare» il Paese.

Le bombe hanno iniziato a colpire in tutto il territorio ucraino mentre truppe hanno iniziato a entrare anche dal confine Nord (Bielorussia) e Sud (Crimea), con attacchi nei porti strategici di Mariupol e Odessa. Entrambe le parti hanno iniziato a fornire primi bilanci di vittime, di difficile verifica.

Il presidente Usa Joe Biden ha definito l’attacco «non provocato e ingiustificato», aggiungendo che Putin dovrà «renderne conto» al mondo.

La Nato ha «condannato con forza» l’attacco e chiesto a Mosca «di fermare immediatamente la sua azione militare». In un Consiglio straordinario, l’Alleanza Atlantica ha annunciato l’intenzione di inviare forze di terra, aria e mare nei territori ai confini orientali della Nato, vicino a Ucraina e Russia.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha condannato l’attacco: «Putin metta fine a spargimento di sangue, il dialogo è impossibile».

Ore 15 – Russia: il costo del denaro potrebbe balzare dal 9 al 15%

Il costo del denaro in Russia potrebbe balzare tra stasera e domani dall’attuale 9,5% al 15-17%. La previsione è stata formulata da Egor Susin, amministratore delegato di Gazprombank. la Banca di Russia ha annunciato giovedì l’inizio degli interventi sui cambi e la sua intenzione di effettuare ulteriori operazioni per fornire liquidità

Ore 14.40 – L’Ucraina si stacca dalla rete elettrica russa

L’Ucraina si è staccata dalla rete elettrica russa, secondo quanto dichiarato dalla presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen. «In questo momento l’Ucraina sta scollegando la sua rete elettrica da quella russa e siamo pronti ad aiutarli nel caso in cui dovessero avere difficoltà», un’operazione «non facile e non di poco conto», ma che «dimostra che c’è un enorme sostegno per i nostri amici in Ucraina» ha dichiarato

Ore 14.25 – Aeroporto attaccato, anche Kiev ammette

Anche Kiev conferma che sono in coso pesanti combattimenti attorno all’aeroporto di Hostomel, 35 km a nord dalla capitale. Il consigliere presidenziale Mykhaylo Podolyak ritiene che l’attacco potrebbe fare da apripista a un assalto delle forze aviotrasportate russe .

Ore 14.20 – Salvini e Renzi «rompono» con la Russia

Il precipitare degli eventi ha indotto a un riposizionamento nei loro rapporti con la Russia da parte di Matteo Salvini e Matteo Renzi. La Lega ha annunciato che non rinnoverà il rapporto di collaborazione che lo stesso Salvini aveva sottoscritto nel 2017 con Russia Unita, il partito di Vladimir Putin. Il Financial Times, invece ha rivelato che Matteo Renzi si sarebbe dimesso dal board di Delimobil, il più grande servizio di car-sharing in Russia, fondato dall’imprenditore italiano Vincenzo Trani. L’ex premier secondo l’Ft, che cita fonti vicine alla società, avrebbe inviato un’email al consiglio di amministrazione di Delimobil questa mattina.

Ore 14 – «Sanzioni Ue sopprimeranno crescita russa»

Da Bruxelles ha parlato anche la presidente Ue Ursula von der Leyen preannunciando un massiccio pacchetto di sanzioni contro Mosca: «Questo comprenderà sanzioni finanziarie che limiteranno fortemente l’accesso russo ai mercati finanziari. Queste sanzioni sopprimeranno la crescita economica, aumentare il costo del debito, aumenteranno l’inflazione e intensificheranno la fuoriuscita di capitale ed eroderanno gradualmente le basi industriali», ha annunciato von der Leyen che aveva al suo fianco il segretario Nato Jens Stoltenberg.

Ore 13.50 – L’Ungheria non darà armi all’Ucraina

Quanto rimarrà compatto il fronte europeo di fronte alla drammatica escalation degli eventi militari? Un banco di prova si avrà con il vertice in agenda stasera a Bruxelles ma una crepa si è già aperta e riguarda l’Ungheria. Il premier magiaro Viktor Orban ha infatti annunciato che per la sicurezza dei suoi cittadini non invierà armi all’Ucraina».

Ore 13.45 – Il testo della dichiarazione di Draghi

Questo il testo della dichiarazione di Mario Draghi al termine del consiglio dei ministri: «L’Ucraina è un Paese europeo, una nazione amica. È una democrazia colpita nella propria legittima sovranità. Voglio esprimere la solidarietà piena e incondizionata del popolo e del Governo italiano al popolo ucraino e al Presidente Zelensky. Quanto succede in Ucraina riguarda tutti noi, il nostro vivere da liberi, la nostra democrazia. La nostra Ambasciata a Kiev è aperta, pienamente operativa e mantiene i rapporti con le Autorità ucraine, in stretto coordinamento con le altre Ambasciate, anche a tutela dei circa 2.000 italiani residenti. L’Ambasciata resta in massima allerta, pronta ad adottare ogni necessaria decisione. L’Italia condivide la posizione più volte espressa anche dagli alleati di voler cercare una soluzione pacifica alla crisi. Ho sempre pensato che qualsiasi forma di dialogo dovesse essere sincero e soprattutto utile. Le azioni del governo russo di questi giorni lo rendono nei fatti impossibile. L’Italia, l’Unione Europea e tutti gli alleati chiedono al Presidente Putin di mettere fine immediatamente allo spargimento di sangue e di ritirare le proprie forze militari al di fuori dei confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina in modo incondizionato. In queste ore ho sentito i partner europei, a partire dal Presidente francese Emmanuel Macron, dal Cancelliere tedesco Olaf Scholz e dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Con gli Alleati della NATO, ci stiamo coordinando per potenziare immediatamente le misure di sicurezza sul fianco Est dell’Alleanza e stiamo rafforzando il nostro già rilevante contributo allo spiegamento militare in tutti i Paesi Alleati più direttamente esposti. Domani ci sarà anche una riunione straordinaria dei leader della NATO. Questo pomeriggio avremo una consultazione dei G7, alla quale parteciperà anche il Segretario Generale della NATO Stoltenberg, al termine della quale mi recherò a Bruxelles per un Consiglio Europeo straordinario. In quella sede, decideremo un pacchetto di sanzioni molto dure nei confronti della Russia. Avevamo ribadito in tutte le sedi di essere pronti a imporre conseguenze severe nel caso la Russia, come è purtroppo accaduto, avesse respinto i nostri tentativi di risolvere la crisi per via politica. Questo è il momento di metterle in campo. L’Italia è pienamente allineata ai partner su questa posizione. Capisco che queste siano ore di grande preoccupazione per tutti i cittadini. Domani riferirò al Parlamento sugli sviluppi del conflitto in corso. Voglio dirvi che il Governo intende lavorare senza sosta per risolvere questa crisi. Abbiamo accanto i nostri alleati – l’Europa, gli Stati Uniti. Insieme faremo tutto il necessario per preservare la sovranità dell’Ucraina, la sicurezza dell’Europa, e l’integrità dell’ordine internazionale basato sulle regole e sui valori da noi tutti condivisi».  (fonte corriere.it)

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