Massimiliano Chiari
Claudio Sala ci ha lasciati, se n’è andato in punta di piedi, come ha sempre vissuto. La comunità di Castelli Calepio perde un grande uomo, noi che lo abbiamo stimato e amato perdiamo un amico fraterno. Anzi, mi correggo: non credo ci sia nessuno che, avendolo conosciuto, non abbia stimato Claudio, comunque la pensasse, a qualsiasi parte politica appartenesse.
Il ricordo politico e partitico di Claudio lo ha già fatto Ezio Locatelli, non sta a me farlo (non militavamo nello stesso partito), credo di non esserne neppure degno. Claudio è stato uno di quei pochi uomini ai quali difficilmente si è degni perfino “di slegare il laccio del sandalo” (Gv. 1, 27): lo penso veramente, senza retorica, ho provato per lui una sincera e profonda ammirazione.
Ho amato Claudio come si ama un fratello, ci siamo voluti molto bene, Claudio aveva questa capacità innata di farsi volere bene, una capacità che derivava dalla sua bontà d’animo, dalla sua gentilezza, dalla sua smisurata disponibilità, dalla sua coerenza portata fino alle estreme conseguenze, dalla sua solidarietà donata a chiunque ne avesse bisogno, ai meno fortunati, agli ultimi.
Claudio si è impegnato moltissimo in politica, per molti anni, per tutta la sua vita, ancora fino a giovedì scorso quando ci siamo scritti per questioni riguardanti la difesa dell’ambiente nel nostro Comune, lasciandoci con un “a presto!”; facevo conto di incontrarlo oggi o domani, ma oggi ho potuto solo abbracciarlo nel feretro.
Ha sempre fatto politica, mai carrierismo, secondo me era persino renitente all’idea di fare carriera politica, anche se ne aveva le capacità necessarie, i talenti. Per Claudio la politica significava “sporcarsi le mani”, con gli ultimi, con i più fragili, una sorta di don Milani della nostra terra e del nostro tempo.
Claudio aveva idee che potevano apparire, solo ai più superficiali, “estreme”; a chi glielo avesse rimproverato, avrebbe probabilmente risposto così, con tono bonario: “Le mie idee non sono estreme, sono solo giuste”, fondate – aggiungo io – su quel senso di giustizia che la fratellanza e la solidarietà vere, autentiche, esigono. Claudio è stato, innanzitutto e per lo più, un uomo onesto, un uomo giusto.
Che la terra ti sia lieve, Claudio, il Cielo non potrà che riconoscerti tutti i meriti; per noi rimarrai un esempio, ineguagliabile…
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