Dall’inizio di marzo i cittadini di Borgo di Terzo non potranno più utilizzare la piazzola ecologica. Questa è la comunicazione apparsa nella giornata di sabato sugli ingressi del centro. Una notizia assurda che arriva a due mesi esatti dalla scioglimento dell’Unione Media Val Cavallina ente che, fino al 1 gennaio, gestiva il centro di raccolta di proprietà del Comune di Vigano San Martino. Una notizia, però, che non sorprende ma che conferma le difficoltà delle amministrazioni interessate a gestire la situazione che con lo scioglimento si è venuta a creare. Già da luglio, quando il Comune di Vigano San Martino ha comunicato il suo recesso dall’Unione, ha iniziato a richiedere a Borgo di Terzo un contributo per il futuro uso della discarica. Da allora abbiamo spesso richiesto informazioni in Consiglio Comunale. La questione, infatti, era sembrata fin da subito complicata perché se da un lato esiste un contratto, stipulato a nome dell’Unione e non dei singoli Comuni, che certifica l’uso condiviso della discarica; dall’altro la proprietà dell’intero plesso è totalmente nelle mani di Vigano, anche se la sua costruzione era stata finanziata tramite un contributo regionale rimborsato, poi, da tutti e tre i comuni. Le risposte ottenute, però, hanno sempre riportato solo il dissenso tra l’amministrazione di Borgo e quella di Vigano sul tema. Questo fino al Consiglio di sabato 19 febbraio quando, nell’ordine del giorno, è apparso un punto che mirava ad approvare una delibera, indirizzata al Comune di Vigano, con l’obiettivo di sancire che Borgo avrebbe continuato ad usare la discarica nonostante le richieste di Vigano…
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