Uno dei gioielli dell’antico borgo di Grone è senza dubbio la torre d’epoca medievale che sorge nel centro storico. Una torre che secoli fa era stata mozzata, perdendo alcuni metri d’altezza, nel periodo in cui la Bergamasca faceva parte dei domini della Repubblica di Venezia. Le autorità della Serenissima, infatti, avevano ordinato di abbattere, o per lo meno mozzare, molti castelli dei territori bergamasco e bresciano per ridurre il potere dei vari signorotti locali, che vivevano, appunto, in questi castelli (quello di Bianzano è uno dei pochi ad essersi salvato).
Veniamo però al presente. Sì, perché l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Enrico Agazzi ha deciso di concretizzare un progetto che era nel cassetto, cioè la ristrutturazione della torre medievale che caratterizza il borgo.
“In verità – spiega il primo cittadino – si tratta, per il momento, di un intervento per il recupero conservativo della nostra torre medievale. A questo proposito, il nostro Comune ha ottenuto nei giorni scorsi dalla Regione Lombardia un finanziamento di 270 mila euro su un costo del progetto pari a 300 mila euro. Sarebbero troppo pochi questi soldi per effettuare una ristrutturazione completa della torre. Per quella si dovranno ottenere altri fondi da un altro bando… ma questo riguarda il futuro”.
In cosa consiste questo recupero conservativo? “Rifaremo il tetto della torre ed elimineremo un balconcino. In pratica, verranno eliminate le brutture che sono state aggiunte nel corso del tempo, specialmente in tempi recenti. Tra l’altro, accanto alla torre medievale c’è l’edificio più antico di Grone, che risale addirittura al 1300. In quell’edificio – sottolinea il sindaco Agazzi – realizzeremo il Museo della civiltà contadina….
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