Un paese di poco più di 5300 abitanti, un periodo economicamente non certo facile, ma quando c’è da rimboccarsi le maniche Sovere diventa caput mundi. E in prima fila ci sono sempre il sindaco Francesco Filippini e sua moglie Angela, a trascinare e trainare con un entusiasmo contagioso. E così nei giorni scorsi oltre alla raccolta medicine e viveri per l’Ucraina, portati direttamente sul posto anche dall’assessore ai servizi sociali Massimo Lanfranchi, a Sovere è scattata una vera e propria gara di solidarietà per ospitare profughi ucraini e mentre scriviamo sono già una quarantina i profughi che sono in paese. Un’ospitalità spontanea, un tendere la mano quasi naturale che fa sentire Sovere una vera comunità, oltre alle famiglie che ospitano, alcuni profughi si trovano anche alla Cascina Mariet e altri alla Casa Merati….
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