La Regione: “Valutare con Italsacci delocalizzazione e riconversione delle attività del Cementificio”
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E’ passata quasi sottotraccia ma il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità (da sottolineare l’unanimità) una mozione in cui per la prima volta, oltre al G16, i Comuni del lago, viene ipotizzata la chiusura del Cementificio. “Verificare con la ditta Italsacci, concessionaria delle attività relative all’area Ca’ Bianca e Ognoli le condizioni di sostenibilità di un eventuale processo di delocalizzazione delle attività e di riconversione delle stesse, di concerto con gli enti locali, al fine di riqualificare l’area e salvaguardare i posti di lavoro”.
Detto così sembra una “pia intenzione” proiettata nel futuro molto remoto. Italsacci ha la concessione, per chiudere e riqualificare l’area dovrebbe avere ottime alternative economiche visto che i camion sulla rivierasca si susseguono a ritmo serrata, il che significa che anche scavando con mezzi meccanici, senza le “volate” di esplosivo, Italsacci opera a pieno regime. Ma la presa di posizione del Consiglio regionale, all’unanimità, esprime politicamente un parere che peserà in futuro. Sì ma il futuro può essere semplice o anteriore ma c’è anche un futuro remoto, anche perché la parte finale della mozione approvata, quella del “salvaguardare i posti di lavoro” è una condizione che a una lettura poco ottimistica sta per “la botte piena e la moglie ubriaca”….
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