Le strisce sulla nuovissima strada realizzata sopra il centro storico di Ranzanico sono ancora gialle, e lo saranno ancora fino all’inizio dell’autunno. Stanno infatti a indicare che quello è un cantiere non ancora chiuso e che la strada, il prolungamento di Via Papa Giovanni XXIII, non è ancora stata collaudata.
“Non è ancora stata ovviamente collaudata – spiega il sindaco Renato Freri – ma la si può percorrere. Di conseguenza, i mezzi di soccorso, ad esempio le ambulanze, possono passare di lì tranquillamente, bypassando la famosa strettoia di Via Gandino, che è poi il motivo che ci ha spinti a realizzare quest’opera. Adesso manca solo il tappetino d’usura, cioè quello che è l’unico strato. Si dovrà aspettare il prossimo settembre, perchè adesso si possono formare avvallamenti. È infatti opportuno aspettare che il terreno si assesti definitivamente per poi procedere con la posa del tappetino. E quella sarà l’ultima tappa di questo cantiere dopo alcuni mesi di lavoro”.
Il risultato ottenuto, cioè il nuovo tratto di strada, vi soddisfa? “Certo che ci soddisfa. E piace a tanti, non solo ai residenti, ma anche agli altri cittadini di Ranzanico”.
La variante di Via Papa Giovanni XXIII si collega con Via Don Carlo Pezzotta da un lato e Via Gandino dall’altra.
“Il bello – sorride il primo cittadino di Ranzanico – è che qualcuno pensava che la nuova strada continuasse verso Endine, bypassando anche l’altra strettoia che c’è in quella direzione. In effetti c’era un progetto del genere, ma per realizzare quel bypass servirebbero 2 milioni di euro… e sono un po’ troppi per noi… Quel progetto è quindi stato messo da parte. In futuro si vedrà…”….
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