Gli sportelli bancari nei paesi della bergamasca chiudono a raffica. Uno dopo l’altro. Casnigo, Entratico, Cenate Sopra, Zandobbio, Cazzano Sant’Andrea, Colere, Dezzo, Bossico. Non ci si ferma più, effetto domino. Il sistema bancario sta completamente cambiando e fra 20 anni si calcola che ci sarà una Banca ogni 10-15 paesi, insomma un cambiamento epocale, che è già in corso da tempo e che sta colpendo soprattutto la fascia di età medio alta. Ma se per i clienti cambia tutto, non va certo meglio per chi in banca ci lavora, il tanto agognato posto fisso in banca sta diventando per molti un incubo. Archiviato il tempo in cui il Bot rendevano anche il 20% e i dipendenti in banca erano il mito di tutti quelli che cercavano un lavoro, ora quegli stessi dipendenti fanno il countdown per capire quanto gli resta per andare in pensione.
Oppure come nel caso di Oreste, Graziano, Patrizio e Roberto che decidono di licenziarsi dopo più di 20 anni di lavoro e passare alla libera professione. 11 figli in quattro e un futuro da scrivere, ma pur sempre meglio di un presente molto complicato. E il futuro dei servizi bancari passa probabilmente da qui, professionisti che investono sul territorio cercando di mixare quello stravolgimento che è in corso tra la tradizione e nuove tecnologie. Questa è la storia di 4 ex dipendenti di uno storico ex gruppo bancario territoriale.
Oreste, Graziano, Patrizio e Roberto sono qui seduti nella loro sede a Lovere: “Qui una volta c’era la Banca di Valle Camonica, poi il Credito Valtellinese – raccontano – e da sette anni è vuoto, abbiamo voluto venire qui perché Lovere è centrale e poi la struttura era già predisposta come ex filiale bancaria, abbiamo comunque dovuto fare molti lavori, gli impianti erano vecchi, però siamo soddisfatti”….
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