GROMO- la storia Claudia, la sua azienda agricola e le formaggelle che vincono premi: “Ma per noi allevatori la situazione si fa sempre più difficile”

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Anche stavolta la “regina delle formaggelle” è lei, Claudia Riccardi dell’omonima azienda agricola, che ha primeggiato nell’edizione 2022 della competizione “Gromo in forma”, il concorso dedicato ai formaggi della nostra Valle: “Il primo premio è’ sempre una soddisfazione – commenta l’interessata,  – anche se non c’è più l’emozione delle prime volte perché ormai di questo concorso posso considerarmi una veterana… Mi impressiona però sempre la cura certosina che i giudici dell’Onaf mettono nel loro compito: dopo aver assaggiato il formaggio in un silenzio quasi sacro, ne considerano la consistenza, la  crosta,  il colore, l’occhiatura,  la persistenza del gusto in bocca,  la sensazione  che il sapore trasmette, se sa di fiori, di erbe o altro…insomma non lasciano nulla al caso e perciò, quando decidono chi premiare, penso che lo facciano davvero a ragion veduta”. Claudia gestisce insieme ai due fratelli, Angelo e Giovanni , l’azienda agricola di famiglia. Più che agricoltura  tuttavia, come tutti i contadini di montagna, i Riccardi – che portano avanti la tradizione di famiglia perché già il padre Eliseo era allevatore, anche se alternava questa attività con il lavoro da emigrante in Svizzera e in Francia – fanno zootecnia: allevano una settantina di bovini tra cui quaranta vacche da latte, un piccolo gregge di pecore, parecchi maiali e molti altri animali da cortile. Le varie stalle, i fienili e le tettoie sono sparsi intorno alla casa, collegati tra loro da sentieri scoscesi, scale e scalette: un su e giù ininterrotto, per Claudia e i suoi fratelli:   “Eh sì, i nostri terreni – e anche quelli che altri proprietari ci affidano da sfalciare o da pascolare – sono tutti molto ripidi, tanto da non consentirci di utilizzare i mezzi meccanici e così ovviamente la fatica è doppia: sono i risultati delle politiche di valorizzazione e di sostegno della montagna di cui i nostri governanti si riempiono la bocca – ironizza Claudia con un sorriso amaro – , i terreni comodi sono stati tutti utilizzati per farci le seconde case, così per l’agricoltura e l’allevamento sono rimasti soltanto i pendìi più ripidi…E ovviamente questo ci costringe anche a comprare il fieno, perché quello prodotto in loco non basta”. Pur aiutando i fratelli in tutti i lavori richiesti dalla loro attività di allevamento – lo fa da quando aveva 14 anni – il regno incontrastato di Claudia è il caseröl:  “ Si, la casara sono io, la lavorazione del latte è compito mio, faccio soprattutto stracchini e formaggelle,  spesso i clienti me li chiedono ancor prima che siano pronte. E il computer mi aiuta molto perché posso tener nota delle date di produzione, dei quantitativi prodotti, delle  prenotazioni e così via”. Contrariamente a tanti altri nostri allevatori, Claudia col pc ha familiarizzato da molto tempo, da quando cioè la Provincia concesse un  contributo ad hoc per i giovani agricoltori e  organizzò anche i relativi corsi di informatizzazione: l’idea di portare in azienda un po’ di modernità e di novità le era piaciuta e adesso di questo strumento tecnologico non può più fare a meno

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