ENDINE – LOVERE:   LA STORIA Sofia Taccolini: “Potevo fare la ‘principessina’. Ma è l’agricoltura che dà da mangiare alla gente. Apro un’azienda’

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La passione gliela senti anche nella voce, la voce allegra di una ventiduenne felice, col sorriso che traspare da ogni parola:

“Sì, la mia è proprio una passione che viene, come dire, ‘da dentro’ – esordisce Sofia Taccolini -. Non sono una figlia d’arte, i miei genitori, Giuseppe e Daniela, non si sono mai occupati di bestiame, di allevamento, di agricoltura, papà è commerciante di birre e bevande varie e mamma lo aiuta,  non sono mai stati  molto convinti né felicissimi della mia scelta, anche se non mi hanno ostacolata, proprio perché loro non hanno la passione e se non c’è quella questa vita non la fai, anche i miei nonni si sono sempre occupati di vendere bevande, andavano in giro per i paesi con il carro e coi cavalli… Per giunta sono figlia unica, avrei potuto fare la ‘principessina’, insomma stare ‘comoda’, come si dice, e guadagnare bene collaborando con la ditta di mio padre, ma la passione, appunto, mi ha fatto prendere un’altra strada”.

Al bestiame Sofia si è appassionata fin da piccola:

“Avevo sei o sette anni, ero in vacanza al passo del Crocedomini coi miei genitori che andavano a cavallo, ma io stavo sempre in compagnia di Giovanni, un vecchio mandriano di Breno che mi era molto simpatico… Poi ho cominciato ad accompagnarlo anche nelle transumanze  e, più grandicella, ho frequentato la scuola agraria di Bergamo, la ‘Mario Rigoni Stern’. A  16 anni, la mia prima esperienza in Svizzera, sugli alpeggi del Passo della Nufenen, e il primo acquisto di capre, 10 esemplari di razza Saanen da latte e alcune pecore, da allevare e da mungere qui ad Endine e da alloggiare nella vecchia cascina dove tutto si fa ancora a mano. Per ora il latte lo vendo al caseificio, ma  il progetto, ormai a buon punto, è quello di trasferirmi a Solato, in territorio di Piancamuno, dove c’è una nuova stalla e parecchi ettari di terreno coltivato a mirtilli e a mele. La mia nuova azienda agricola sarà pronta a breve, col suo bel caseificio moderno in cui potrò produrre caprini freschi, yogurt ed altri latticini che sto imparando a fare. Avrò a disposizione anche una macchina di ultima generazione per la pastorizzazione e le altre  operazioni necessarie, una macchina che ho potuto comprare grazie ad un contributo della Comunità Montana per i giovani allevatori”.

La giornata di Sofia comincia presto:

“Mi alzo verso le 5,30, governo le capre e poi le lascio libere al pascolo fino a sera. Il resto del tempo è occupato in modi diversi a seconda delle stagioni: adesso, per esempio, è tempo di fienagione, un lavoro che mi piace tantissimo; poi devo seguire anche le manze del mio moroso Simone che poi saliranno all’alpeggio, e cominciare ad impratichirmi nella raccolta e confezionatura dei mirtilli che iniziano a maturare e che poi consegnerò alla rivendita di Piancamuno, ai bar, ai ristoranti ed ai clienti di mio padre.

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