Egregi
«…. Ma è giusto che chiunque abbia un po’ di soldi possa permettersi di fare il bello e il cattivo tempo?” …»
Rispondo io all’amico Walter.
La legittima domanda andrebbe depotenziata nel suo porsi. Presa così nella sua interazione di opposti lascia intravedere una redistribuzione pencolante fra due opposti. Fare il bello e il cattivo….La forma monca, priva del primo aggettivo, a tutt’oggi, la trovo più icàstica.
Sono decenni che a queste latitudini si fà solo il cattivo. O meglio, il tempo, quello cattivo, tiranneggia. Non che qualcosa di bello non sia stato fatto. No di certo, ma si trova sperso in un indefettibile grigiore. Ed intendo cattivo nella sua accezione sorgiva, che la Treccani rimanda alla locuzione del lat. crist. captivus diabŏli «prigioniero del diavolo»….
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