150’000 iscritti su YouTube, 129’000 ascoltatori mensili su Spotify, 92’000 follower su Instagram e 1 milione su TikTok, che l’ha inoltre inserito nella TOP 10 degli artisti musicali dell’anno. Ecco i numeri di Stefano Titta, 21enne di Premolo, che con la sua musica ha fatto da sottofondo all’estate di moltissimi ragazzi italiani e non solo. I suoi video e i suoi reel hanno segnato milioni di visualizzazioni e hanno spopolato ovunque sui social e sul web.
“Sono del 2001, ho frequentato il liceo scientifico all’Amaldi di Alzano Lombardo e ora sono al terzo anno di ingegneria per l’ambiente ed il territorio al Politecnico di Milano. Ho praticato come sport per 15 anni nuoto, prima alle piscine di Parre nella squadra Radici, poi, da quando ho iniziato l’università, mi sono iscritto alla Nuotatori Milanesi di Sant’Angelo Lodigiano. Nel periodo della pandemia, potendo seguire le lezioni da casa, sono sempre rimasto qui a Premolo e al nuoto ho dedicato poco tempo. Ora ho deciso di ritirarmi completamente, cosa che bene o male avevo messo in conto da molto tempo. Facevo anche l’assistente bagnanti e l’istruttore alle piscine di Parre nel fine settimana durante le vacanze estive, ma purtroppo non riesco più, perché ora sono quasi sempre in giro per eventi e festival”.
Una passione per la musica e il suo mondo veramente anomala come ci racconta Stefano: “La mia famiglia è un ambiente più matematico – dice ridendo – mio papà, mia mamma e mio fratello maggiore sono ingegneri, mentre il minore e io stesso stiamo studiando sempre in questo campo. Nessuno di loro aveva la passione musicale e io sono un po’ la pecora nera della casa. Forse ho preso qualcosa dai miei zii che invece suonano il piano e sono in un ambiente più artistico. Fin da piccolo suonavo la chitarra e la batteria, ma avevo un grosso problema, quello di volermi avvicinare anche ad altri strumenti, perché mi sembrava riduttivo fermarmi solo a quelli che già sapevo usare. Così non ho mai concluso niente di serio, anche perché lo studio e lo sport richiedevano la priorità su tutto. Nel 2014 è arrivata la svolta, perché ho conosciuto il mondo della produzione da casa. Mentre i miei amici tornavano da scuola e giocavano ai videogiochi, io ho iniziato quasi per scherzo a occuparmi di musica. Con la quarantena mi sono lanciato nel mondo dei social con i mashup. Alla gente e al pubblico che si era creato piaceva e così ho continuato a impegnarmi per quello che ora è diventato una sorta di lavoro. In questo modo sono stato conosciuto a livello nazionale nel mondo musicale e dei DJ”.
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