La presentazione degli emendamenti al Dl Aiuti bis depositata al Senato è la risposta per far fronte all’impatto della crisi energetica e all’insostenibilità dei costi delle bollette per imprese e famiglie. “Con due emendamenti a mia prima firma – dichiara il Sen A. Misiani, candidato al collegio Lombardia – U03 – prevediamo il raddoppio dei crediti d’imposta, a favore delle imprese che hanno sostenuto i costi maggiori per acquisto di gas ed elettricità, previsti per il terzo trimestre 2022, e l’estensione di questi crediti anche al quarto trimestre 2022. Proponiamo inoltre l’ampliamento della platea di beneficiari del bonus sociale elettrico, tramite l’innalzamento della soglia ISEE fino a 20.000 euro e un Fondo per ridurre il peso delle bollette anche per gli enti del terzo settore e le RSA”.
“Con la presentazione dell’emendamento, che prevede un fondo di 50 milioni di euro, abbiamo raccolto l’appello di tutte le 19 associazioni del coordinamento dei gestori del servizio di assistenza sociosanitaria – afferma on Elena Carnevali, responsabile nazionale Pd per le RSA e i servizi sociosanitari-. L’inflazione in crescita all’8,4%, i costi energetici quasi triplicati e i corrispettivi nazionali e regionali per giornata di degenza sostanzialmente solo ritoccati, rischiano di tradursi nel preoccupante e fatale aumento delle rette per le famiglie o nell’interruzione dei servizi per insostenibilità dei bilanci”. “In Italia sono oltre 400 mila i posti residenziali di assistenza sociosanitaria, di cui circa 285 mila circa in RSA – continua Carnevali, candidata al collegio plurinominali Lombardia 1-P01 per la Camera – Queste realtà rappresentano una parte fondamentale della rete dei servizi di welfare a sostegno delle famiglie e delle fragilità, che vogliamo sostenere ed aiutare in questa fase così complessa, anche per la difficoltà nel reperire personale. Per tali motivi è importante che il governo faccia propria questa richiesta di aiuto alle RSA, già presentata da me nel decreto Aiuti 1, affinché ci sia un intervento immediato a favore delle strutture, dei pazienti fragili e delle famiglie”.