BOSSICO – Un gruppo di ragazzi del paese sta producendo il Pecorino di Bossico

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Che il paese di Bos sico sia legato da secoli alla tradizione della pastorizia è cosa assi risaputa edassodata. Ancora oggi un paio di pastori percorrono annualmente la pianura, dal Lodigiano fino alle alpi, nella tipica transumanza che vede spostare le greggi dalla pianura alla montagna nel periodo estivo e viceversa nel periodo invernale. Nei decenni scorsi spesso i pastori passavano da Bossico per la tosatura delle pecore che, nel periodo autunnale, avveniva nel mese di settembre. La quarta domenica di settembre si svolgeva e si svolge la loro festa, con la processione di Santa Eurosia.

Nel 1596 Giovanni (Zuane) da Lezze, console della Repubblica Veneta a Bergamo, redige una accurata descrizione di Bergamo e del suo territorio. Tra le altre cose cita… “si contano in paese tra pecore e capre 2000 animali”…. Un numero decisamente considerevole tenuto conto che al tempo le greggi erano decisamente inferiori numericamente ad oggi. Oggi un pastore può avere facilmente anche 1000 capi. Nel 1400 e nei secoli a seguire, la lana veniva venduta alle manifatture di Lovere o della Valgandino che erano specializzate nelle produzioni di pannilana che venivano venduti anche in altre nazioni dell’Europa. La chiesa di Santa Maria in Valvendra a Lovere (metà 1400) venne finanziata dalle famiglie impegnate nella lavorazione e nel commercio dei manufatti in lana che erano una solida realtà economica della cittadina lacustre. Fino a qui nulla di nuovo; diciamo fatti e tradizioni che appartengono alla storia.. Il lettore penserà che sia una tradizione ormai in via di estinzione, assorbita dalla evoluzione della civiltà moderna. Nulla di tutto questo, almeno a Bossico.
Si registra infatti una realtà inusuale, perfino da studiare nella sua psicologia. Molti ragazzi anche giovanissimi, magari studenti, magari operai o impiegati in altre mansioni hanno e accudiscono con una passione un loro piccolo gregge, nei ritagli di tempo libero e dopo la giornata di lavoro.

Questo comporta anche, oltre che alle normali mansioni giornaliere (dar da mangiare, assistere i parti, pulire le strutture, ecc), la lavorazione di numerosi fondi per avere il fieno per l’inverno, per il pascolo primaverile e autunnale….

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