Dopo un esasperato pluridecennale corteggiamento a Vittorio Zambetti, collezionista di storia postale bergamasca, è ritornata a Gandino dopo 212 anni la lettera di Giuseppe Vigani, spedita da Gandino il 6 agosto 1810 e diretta a Giuseppe Maria Gavazzeni in Bergamo.
Niente di particolare, se la missiva non riportasse il timbro del primo bollo postale di Gandino, la cui impronta nerastra ne concreta l’avvio del primo Ufficio postale autorizzato a Gandino, avvenuto nel periodo napoleonico.
Il primo Ufficio postale autorizzato di Gandino era posizionato nell’attuale Via Papa Giovanni XXIII e lo speziale Antonio Bondurri, come commesso al servizio postale di Gandino non ebbe molta celerità nell’attuare il sollecitato servizio postale, come venne comunicato sul decreto ministeriale del 1807. La comunicazione del 29 giugno 1810 ne stabilisce che Gandino come capoluogo di Cantone, appartenente al terzo Distretto di Clusone, si prenda servizio postale nel vicino primo di luglio del 1810 – Martedì; pertanto dal decreto del 1° di luglio al 6 di agosto, alla data riportata sulla lettera recuperata son trascorsi 37 giorni, per poter accertare il vero primo giorno di attività postale a Gandino ci vorrebbe un altro riscontro; oppure tale negligenza del ritardo è dovuta al periodo non proprio affabile dei gandinesi sui dominatori nel periodo dei francesi; o solo di organizzazione?…
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