CASAZZA – Bollette e pessimismo, il commercio va al… passo del gambero: “Siamo tutti in braghe di tela…”. Viaggio tra i commercianti di Casazza: il macellaio e il barbiere, il negozio di alimentari e il barista, l’edicolante e la fiorista

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“Provi a mettersi qui di fronte per un’oretta e controlli quante persone entrano nel mio negozio, ma anche quanta gente passa per strada… ne conterà ben poche. Casazza e, in generale, la Val Cavallina, sembra che si siano addormentate…”.
A parlare è una commerciante di Casazza, il cui negozio si affaccia sulla Statale 42, in quel tratto di strada che va dal supermercato Migross al semaforo. La negoziante vuole restare anonima (“perché a nessuno interessa quello che penso e che dico…”) ma, in effetti, ha ragione. Nell’arco di mezz’ora (un’ora era un po’ troppo… e dovevamo fare il giro del paese…) nel suo negozio non è entrato nessuno e di persone per strada ne sono passate ben poche. In questa mattina di ottobre anche il traffico sembra un po’… addormentato. Di auto nella solitamente trafficata Statale 42 non ne passano molte e nemmeno di camion.
“È così – sottolinea la negoziante casazzese – ci ho fatto caso di recente… dove sono le persone? Dove sono le auto? Sembra che tutti ci stiamo adeguando a questo clima di pessimismo cronico degli ultimi mesi. La guerra, le bollette, l’inflazione, la crisi economica ci stanno spaventando a tal punto che preferiamo starcene fermi, rintanati nelle nostre case. Ma, così facendo, le cose non possono che peggiorare… E poi ci mancava solo la chiusura del panificio qui vicino, che attirava sempre un bel po’ di gente…”.
Passiamo in un altro negozio, sempre nella stessa zona. Qui si vendono fiori… SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 21 OTTOBRE
PIARIO

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