La rete idrica del Comune di Bossico ( e quindi la stazione di pompaggio Sovere-Bossico) alimenterà da oggi e in futuro l’acquedotto comunale del Comune di Costa Volpino, in particolare le frazioni di Ceratello e Flaccanico. Tale affermazione potrebbe forse stupire e incuriosire molti lettori non piu’ giovanissimi che ben ricordano i problemi di mancanza d’acqua che nei secoli hanno sempre afflitto l’Altopiano di Bossico; potrebbe quindi sembrare paradossale che proprio il piccolo paese di Bossico, con i suoi problemi idrici, possa fornire l’acqua ad altri paesi. Andiamo quindi per gradi e vediamo di spiegare le motivazioni che hanno portato a tale scelta. I bossichesi piu’ attempati ricorderanno gli anni in cui, durante il periodo estivo e non solo, il paese di Bossico soffriva di una cronica mancanza d’acqua tanto da arrivare a pesanti razionamenti e alla distribuzione idrica per poche ore al giorno. La maggior parte delle abitazioni erano dotate di cisterna di accumulo con relativa autoclave per poter far fronte ai bisogni quotidiani durante le ore di razionamento. Erano gli anni in cui Bossico, durante il periodo estivo, vedeva triplicare la popolazione grazie al fortissimo afflusso turistico che riempiva tutte le abitazioni dell’Altopiano, aumentando ancor piu’ i problemi di fabbisogno idrico. Vivere in cima ad una montagna, senza avere nel territorio retrostante montagne piu’ importanti porta inevitabilmente al prosciugamento delle modeste sorgenti, dopo poche settimane di siccità. Già negli anni cinquanta ci si era attivati per utilizzare una sorgente in località “fontana fredda” ai piedi del Monte Alto e del Rifugio Magnolini (la sorgente si chiama “pisol” e già il nome è un programma sulla sua portata idrica); l’acqua di tale sorgente, mediante una tubatura posata con un faticoso scavo a mano, percorre la parte a nord e retrostante il Monte Colombina, per parecchi chilometri, arrivando in due vasche di accumulo i località Monte di Lovere, appena sopra il centro abitato di Bossico. Anche questa soluzione, pur migliorando la situazione dimostrò ben presto i suoi limiti: la sorgente nei periodi di prolungata siccità riduceva notevolmente la sua portata e nei periodi estivi, di maggior bisogno, si doveva continuare a razionare la distribuzione. Il problema venne definitivamente risolto nei primi anni 90 del secolo scorso, quando l’amministrazione comunale (sindaco il maestro Arrighetti Piero) riuscì a reperire finanziamenti Regionali e Provinciali per realizzare l’impianto di pompaggio che si dirama a fondovalle dall’acquedotto dei laghi (attingendo a sorgenti in Comune di Cerete) e pompare l’acqua in una vasca di accumulo sopra Bossico. L’impianto di pompaggio entro’ in funzione in via provvisoria nell’estate del 1996, per poi andare a regime e alimentare in maniera continuativa l’acquedotto comunale di Bossico…
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