PARRE – Un’elevazione musicale con il Coro “Ars Nova” ed un’animazione solenne dell’Immacolata per il 60esimo della Corale “Don Pietro Scainelli”

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60esimo della Corale “Don Pietro Scainelli”

(An. Cariss.) Con un’elevazione  musicale in collaborazione con le amiche del Coro “Ars Nova” nella chiesa di S. Rocco e con l’animazione particolarmente solenne della Messa delle 10,30 nella ricorrenza liturgica dell’Immacolata, la Corale di Parre ha celebrato il suo 60esimo compleanno. “Tanti anni fa sul finire del 1962 – ricorda la ‘storica’ della compagine parrese Ezia Pinna – una maestrina un po’ fissata col canto e un altro maestro anche lui appassionato alla musica, ‘misero insieme’ un piccolo coro femminile, che aveva già qualche attività nel servizio liturgico, col sostegno delle Suore e di alcuni cantori  provenienti dalle precedenti scholae rigorosamente maschili, che si erano susseguite, con alterne vicende, nella prima parte del ‘900.

 

Così con la direzione di Renata Carissoni ed Aurelio Imberti all’organo, cominciò ‘l’avventura’ della Corale mista che debuttò alla “Mess’Alta” del giorno di Natale. Da allora si è continuato a cantare per decenni per tutte le feste solenni della Chiesa, per avvenimenti civili e culturali, per anniversari, prime Messe, iniziative benefiche, funerali e tante ricorrenze liete o tristi della vita della nostra Comunità”.

Nel 2002 si decise di dedicare la Corale  alla memoria di don Pietro Scainelli, (1882-1965), parrese,  appassionato sostenitore della Riforma Ceciliana e del gregoriano, che alla musica e al canto sacro aveva dedicato gran parte della sua vita come maestro di ‘Scholae Cantorum’, prima a Parre e poi per 40 anni a Nembro.

Da allora la Corale  ha potuto contare sulle lezioni qualificate del M° Gianluigi Bigoni, purtroppo scomparso nel 2015, sull’aiuto del maestro Emilio Nicoli di Ardesio, sulla presenza generosa e trascinante di Piera Bossetti, attuale direttrice, e sull’immensa pazienza e competenza dell’organista Margherita Imberti che ha raccolto la preziosa eredità del padre.

Un cammino, quello della compagine canora, che i coristi e i maestri intendono continuare con dedizione e tenacia, in sintonia con la Parrocchia, in collaborazione con il Corpo Musicale e con gli altri gruppi del paese, mantenendo la caratteristica del sodalizio, cioè un’ostinata fedeltà  al canto ed a una scuola che, seppur severa, “insieme alle voci affina le anime e impreziosisce sentimenti e rapporti”.

Il concerto del 60esimo, il 7 dicembre, in unione con le amiche dell’”Ars Nova” dirette da Miriam Schiavi – e pur  condizionato dalla defezione forzata di parecchi coristi a causa dell’influenza – è stato dedicato a Gianluigi Bigoni, che fu maestro indimenticabile di entrambe le compagini: il modo migliore per celebrare l’importante compleanno, perché, come disse David Maria Turoldo, “Nulla fonde le anime quanto un Coro, quanto sentirsi componenti di un Coro: allora il ritrovarsi, il sentirsi presenza necessaria a cantare è come un convenire di innamorati.”

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