Gabriele Paris, da Solto Collina ad Anversa. 26 anni, tanti progetti e sogni, e nel 2020 la decisione di trasferirsi in Belgio, una scelta che gli ha cambiato la vita, almeno dal punto di vista professionale. “Quando frequentavo il quinto anno di università, ho deciso di intraprendere un’esperienza di Erasmus in Belgio – spiega Gabriele Paris –. Avevo preparato un elenco con tutte le università europee e la migliore si trovava proprio qui… se non mi avessero accettato sarei rimasto sicuramente in Italia. Fortunatamente è andata bene (sorride, ndr) ed è stata un’esperienza unica”.
La carriera di Gabriele inizia da molto molto lontano e si sviluppa attraverso un intenso percorso di studi: “Ho frequentato per tre anni le superiori all’Istituto ‘Ettore Majorana’ di Seriate, indirizzo informatico e, per due anni, le scuole superiori di Lovere, elettronica, e poi ho deciso di iscrivermi alla facoltà di Ingegneria Informatica a Dalmine, l’Università degli Studi di Bergamo. Il 15 settembre 2020 sono partito per il Belgio”.
E quando gli chiediamo come si trova… “Mi aspettavo di trovare un paese molto più caldo, qui fa veramente molto freddo rispetto all’Italia (ride, ndr). Dal punto di vista della viabilità la situazione non è delle migliori… le strade hanno diverse criticità. Questi sono gli aspetti negativi, ma quelli positivi sono molti di più. Il Belgio è un paese che ti offre l’opportunità di crearti una carriera, sono sicuro che la posizione che ricopro ora non l’avrei mai trovata in Italia. A livello economico è tutto un altro mondo, qui l’economia va a gonfie vele. Lo stipendio che si percepisce in Belgio è due o addirittura tre volte maggiore rispetto ad uno stipendio italiano, e così riesco ad avere un tenore di vita che in Italia non sarebbe possibile. Attualmente, mi occupo di sicurezza informatica. Spesso mi capita di cercare delle offerte di lavoro in Italia, per vedere effettivamente quello che offre, ma non c’è paragone rispetto alla qualità che ti offre il Belgio. All’inizio la mia idea non era quella di trasferirmi qui, volevo solo vivere un’esperienza di Erasmus, ma, l’università belga, in quel periodo, era alla ricerca di un analista di sicurezza informatica e mi sono detto: perché non provarci? È stata la scelta migliore che abbia mai fatto”. …
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