ALBINO – IL PERSONAGGIO – L’Enoteca Wimply, 60 anni di passione e di qualità, da nonna Pierina al nipote Matteo

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Via Mazzini, il cuore commerciale di Albino. Tra i tanti negozi di questa arteria del centro storico c’è un piccolo gioiello, una enoteca che a dicembre ha ottenuto un significativo riconoscimento, il marchio ‘Imprendigreen’, assegnato da Confcommercio a quelle aziende (otto in provincia di Bergamo) che hanno dimostrato un comportamento ‘ambientalmente virtuoso’.

Siamo quindi andati a parlare con Matteo Maggi, 35 anni, l’attuale titolare dell’Enoteca Wimply. Con lui ci immergiamo in 60 anni di storia, di lavoro, di passione.

Sì, perché a fondare questa enoteca è stata nonna Pierina Piccinini nel lontano 1962. “Siamo alla terza generazione – sorride Matteo – La fondatrice è stata mia nonna, che è andata avanti fino al 2002. Poi, con l’arrivo dell’euro, non se l’è più sentita. È quindi subentrato mio papà Mauro, che l’ha guidata per 20 anni. Due anni fa è andato in pensione e ho preso in mano io l’enoteca. Facevo l’impiegato al Cotonificio Albini ed ho completamente cambiato vita, anche se io, in realtà, ho sempre bazzicato qui fin da quando ero bambino, anche perché qui abbiamo anche la nostra casa”.

L’enoteca è molto cambiata rispetto al momento della sua nascita. “All’epoca si trattava di una fiaschetteria – spiega Matteo – dove il vino veniva travasato dalle damigiane nei fiaschi e poi venduto. Questo negozio era diviso in due: da una parte c’era la fiaschetteria della nonna, dall’altra la bottega di barbiere del nonno. A mia nonna la licenza era stata data da una parente che nell’altra parte della strada aveva un’osteria e che stava cessando l’attività.

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