GORLAGO – Gabriele, ragazzo autistico e il suo… ‘mare di sogni’, “Matita e arte: la sua vita”

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Quello di Gabriele è un mondo a… colori. Di matite, tempere e acquerelli non ne può proprio fare a meno, perché l’arte è il suo guscio, dove sboccia sempre meraviglia. Gabriele di cognome fa Pati, vive a Gorlago insieme alla sua famiglia, mamma Elisa, papà Marco e il fratello di un anno più grande, Mattia, ha 17 anni e frequenta il liceo Artistico ‘La Traccia’ a Calcinate. Poche settimane fa la sala civica ha aperto le porte alla sua prima mostra: “È stato bellissimo vederlo felice ed orgoglioso mentre chiacchierava con le persone che venivano a visitarla e spiegare a tutti le sue opere”, racconta con un filo di emozione mamma Elisa.

Gabriele è un ragazzo autistico, l’abbiamo scoperto quando aveva tre anni, è stata dura, ma non mi sono mai rassegnata. Ho pianto due volte, quando me l’hanno detto e quando non sapevo da dove iniziare, poi io sono così, mi sono detta che era successo, che dovevamo accettarlo e ripartire proprio da lì. Per fortuna ho trovato un’educatrice alla scuola materna, Francesca, figlia del pittore Giovanni Fumagalli, che gli ha trasmesso la passione per l’arte e gli ha insegnato tante cose… da quel momento Gabriele non ha più smesso di disegnare, una matita e un foglietto ed era il bambino più felice del mondo. Non posso poi non citare le sue educatrici Francesca e Stefania, che lo seguono dalla prima media e insieme a loro ha fatto davvero tanti miglioramenti”.

Gabriele cresce, i suoi disegni diventano quadri che restano appesi nel salotto di casa e parlano di un percorso che resta indelebile: “Quando è arrivato il momento di scegliere la scuola superiore, non abbiamo avuto dubbi e l’abbiamo iscritto al liceo artistico. Ero convinta che questo indirizzo avrebbe tirato fuori il meglio di lui e infatti sta imparando le tecniche… credo sia l’unico che consuma scatole di colori a scuola, se gli altri li comprano a settembre e arrivano a giugno, a lui bisogna comprarli almeno due o tre volte (sorride, ndr)”.

Il disegno accompagna le sue giornate: “Lui disegna sempre, a casa magari copia anche delle immagini dal computer, se per esempio si mette in testa che deve disegnare una casa con la recinzione, va a vedere le particolari recinzioni per prendere ispirazione e poi la crea come vuole. E poi devo dire che ha una memoria incredibile e lavora molto sui dettagli. La scuola li porta spesso in gita e quindi ha la fortuna di vedere molta arte. Anche noi in famiglia cerchiamo di stimolarlo, in estate siamo stati ad Amsterdam e l’abbiamo portato a visitare la mostra di Van Gogh, un ragazzino di 17 anni che si ferma a guardare ogni quadro penso non ci sia, invece lui era proprio affascinato”. …

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