Siamo nel gennaio del 1965, ha nevicato e a sera tutti si sono rinchiusi in casa, al calduccio, ma in una casa il calore era diverso dal calduccio: era furioso e rovente.
Una famiglia contadina di altri tempi, benestante, un benestare sudato e costruito faticosamente a contatto con la madre terra, mucche e maiali. Quattro figli maschi e alcune femmine: la continuità della proprietà è garantita e poi, chissà, sposando bene le ragazze… Ma due maschi, ragazzini, curiosando in una cascina abbandonata, dopo la fine della guerra, erano saltati in aria a causa di una bomba lasciata lì, forse dai tedeschi in fuga, forse dai partigiani, forse dai repubblichini…
La vita continua, ma… SU ARABERARA IN EDICOLA DAL 3 NOVEMBRE