CLUSONE – Luca Giudici, il regista che fa teatro con ragazzi disabili gravi: “Non hanno bisogno di pietismo ma di divertimento”

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Con la sua rappresentazione teatrale liberamente tratta da “I promessi Sposi”, che vede protagonisti  persone disabili dai 20 ai 51 anni,  si è aggiudicato ben tre premi anche quest’anno al Festival CDD di Monza, la rassegna nazionale del teatro dei disabili che vede in  giuria personaggi come Aldo, Giovanni e Giacomo ed altri nomi illustri dello spettacolo; una performance che è già stata replicata in molte scuole mentre altre sei tappe sono in programma: “Abbiamo preso in mano il romanzo di Manzoni, l’abbiamo distrutto e rifatto a modo nostro. – spiega Luca Giudici, classe 1985, clusonese ma ora abitante a Costa Volpino con la compagna Marta, il piccolo Tommaso e un altro bimbo o bimba in arrivo, laureato in Scienze dell’Educazione, regista ed attore, responsabile del laboratorio teatrale nel servizio CDD della Cooperativa “La Fenice” di Albino, laboratorio nato qualche anno fa con la sigla “Saranno famosi?”-. Presso la Cooperativa stessa, che opera prevalentemente nella media e bassa Valseriana, erano attivi da tempo i laboratori di animazione musicale e di canto: da lì è iniziata un’altra sperimentazione con un lavoro, appunto, teatrale per i nostri ragazzi, partendo da semplici pantomime musicali: una mini-proposta sulla favola di Pinocchio, che abbiamo portato nelle scuole materne ed elementari. Ci siamo resi conto che la proposta funzionava, che colpiva gli spettatori anche perché ricca di un’autoironia ed di una leggerezza assolutamente insospettate ed inaspettate… Di lì anche l’allestimento di un’altra pièce, “’Gandino Oriental Express”, uno spettacolo di ben 45 minuti che ci avevo aperto le porte del Festival di Monza cui accennavo prima, facendoci meritare numerosi premi, tra cui quello per la migliore attrice, una nostra ragazza che parla solo con gli occhi…”. La compagnia diretta da Giudici consta di 9 persone, di cui 5 in carrozzina….

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