Giada sta allattando Chanel, 2 anni. Lo sguardo si riempie di tenerezza quando guarda Maicol, Kevin e Jason che giocano in casa. E poi si perde nel vuoto quando parla di lui, di Alessandro, l’altra metà del suo cuore che è volato in cielo. Sabato mattina di inizio marzo, 7 marzo, vigilia di una festa della donna che vedrà sbocciare le mimose di Giada in cielo, dove il sole è per sempre.
Giada è in casa, da poco passate le 11, villetta a schiera a pochi passi dall’ex statale 42, quella che si è mangiata Alessandro, che se lo è portato via, giusto a un chilometro da qui. In casa la mamma di Giada che le sta vicina, e poi loro, le 4 perle, i quattro bimbi che riempiono di colore e calore la casa.
Che quel giorno lo stavano aspettando come molte altre mattine per fare assieme colazione, la moglie Giada e i 4 figli Maicol di 10 anni, Kevin di 7, Jason di 4 e Chanel di 2 ma Alessandro Conti giovedì 26 febbraio a casa non è più arrivato. Uno schianto sull’asse che da Albano porta a Bergamo lo ha ucciso sul colpo lasciando ora sola la moglie e i figli.
Una tragedia che ha colpito tutta una comunità, quella di San Paolo d’Argon dove Alessandro viveva da alcuni anni e dove si era fatto conoscere in pochissimo tempo per la sua disponibilità e la sua voglia di partecipare alla vita comunitaria. (…)
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