Lungolago Iseo, Legambiente: “Una Caporetto i lavori di restyling”

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Il Corcolo Legambiente commenta i lavori di restyling del lungolago di Iseo. Riportiamo qui l’intervento firmato dal Presidente Dario Balotta.

“Doveva essere la “vetrina” di Iseo e invece il restyling del lungo lago si sta rivelando una “Caporetto” per l’amministrazione comunale. Il cantiere, aperto il 21 novembre 2021, è ancora in alto mare. “L’incidente” di martedi scorso, lo sversamento di polvere di dolomia che ha ingrigito il lago e  imbrigliato  un banco di alborelle rimaste nelle “parancole” svuotate  dalle pompe del cantiere in azione”, ripropone il tema dei lavori pubblici sul lungo lago.  Il cantiere, dopo un lungo periodo di inattività , era stato riaperto , pochi giorni fa, per il secondo e il terzo lotto del maxi progetto di oltre 300 mila euro. L’opera si è voluta realizzare, nonostante il muro spondale avesse bisogno solo di rinforzi sulle sottofondazioni. L’amministrazione comunale però ha voluto un rifacimento totale. Così l’intervento di infissione dei pali, causa progetto sbagliato e macchinario troppo pesante utilizzato dalla ditta vincitrice dell’appalto,  ne ha causato il cedimento. La scelta della prima impresa di lavorare da terra ha comportato la distruzione della pavimentazione.  Solo il tratto davanti al Papillon-gelateria avrebbe avuto la necessità di essere rifatto. Quello inalberato dei platani era perfetto. Il ripristino del danno,causato nel tratto dei platani ,è stato eseguito succesivamente dall’altra ditta, subentrata alla prima, al costo di 150.000 euro. Doppio costo per un tratto di muro che era ancora sano. I lavori dovevano iniziare immediatamente ma, ancor prima dell’approntamento del cantiere, l’impresa chiede ed ottiene dal nuovo progettista una variante in corso d’opera, che comporta un aggravio dei costi di circa 26.000 euro (oltre IVA), portando il totale lavori a 293.838 euro . Dopo un’estate con il lungolago chiuso a causa dell’abbandono dei lavori da parte della ditta che aveva vinto la gara, ora il subentro di un’altra azienda rivela tutte le difficoltà di un’opera che poteva essere ridimensionata e realizzata con un progetto meno costoso ,egualmente efficace, senza danneggiare il lago, i commercianti e le cassa pubbliche.

Dario Balotta, presidente del circolo”.

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